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RSU: presentare LISTE x I COBAS DELLA SCUOLA è SEMPLICE

da | 13 Feb 2022 | Cobas scuola di Padova

RSU: presentare LISTE x I COBAS DELLA SCUOLA è SEMPLICE

di Cobas Scuola Vi invitiamo a presentare e sottoscrivere il modulo della lista COBAS della SCUOLA nei vostri Istituti, per dare forza all’innovazione della scuola che vogliamo pubblica, inclusiva e accessibile a tutt*: la presentazione NON è complicata e non implica alcun impegno nei confronti del nostro Sindacato, il modulo in allegato è il documento essenziale. Nella presentazione della lista: 1) Ci deve essere almeno 1 candidat* 2) Ci devono essere almeno un umero di sottoscrittori pari al 2% dei lavoratori (docenti + Ata) della scuola (ad esempio se sono 150 lavoratori, 3 sottoscrittori, 200 lavoratori 4 sottoscrittori, etc.) 3) Ci deve essere 1 presentatore della lista: questa ultima operazione deve essere fatta entro il 25 febbraio 2022; può essere fatta da uno di noi sindacato [basta contattarci a questa mail], via PEC sempre dal sindacato, o semplicemente da un cs, ata o insegnante in servizio nella scuola. qui il lik ad un vademecum video

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Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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