CRISI CLIMATICA:
Si sono chiusi il G20 e la Conferenza C26 sul clima, è stato ribadito che siamo sull’orlo della irreversibilità, ma gli impegni presi sono estremamente vaghi, lontanissimi da una inversione di indirizzo. Le piazze lo hanno gridato: “basta col bla bla!!!”. Dobbiamo prendere tutt* seriamente in considerazione che questo modello di sviluppo distrugge il futuro: il cambiamento è possibile solo cambiando i parametri di governo dell’economia mondiale, quali il PIL, il rapporto Debito/PIL.PIL.
PANDEMIA/SINDEMIA:
Abbiamo battagliato contro la DAD e sui suoi effetti destabilizzanti e possiamo affermare che, culturalmente e didatticamente, abbiamo vinto contro i tecnocrati soloni, ma riteniamo che il salto di specie rimanga anche per la scuola. Poco o niente è stato fatto per mettere in sicurezza le scuole e i suoi abitanti: le classi pollaio ci sono, molti edifici/aule non sono a norma, il personale covid viene utilizzato come ‘usa e getta’, le misure protettive sono approssimative o posticce, il green pass, per taluni, erode il già misero stipendio. Questa pandemia/sindemia durerà a lungo, ricordiamocelo.celo.
FONDI PER LA SCUOLA:
Parlano di 13 mld, presi dai Fondi Europei del PNRR, per la scuola da destinare all’edilizia, all’adeguamento tecnologico, al personale scolastico. Il Ministro rassicura, vogliamo crederci ma gli interventi preliminari vanno nel senso opposto: inviti alla moderazione salariate, ancora tagli per il personale Covid e ritardi nel pagamento dei precari, spinte alla differenziazione dell’educazione-istruzione.
CONTRATTO SCUOLA: Per questi obbiettivi partecipiamo alla GIORNATA DI MOBILITAZIONE E LOTTA del 4 dicembre, indetta da tutte le sigle del sindacalismo di base e conflittuale, tra cui i COBAS della SCUOLA.
Cosa dire quando ci raccontano di 200mld e non trovano gli euro per rinnovarci un contratto scaduto da 3 anni tenuto conto che percepiamo lo stipendio più basso in EU, dopo la Grecia?! In Finanziaria ci raccontano che prossimamente, per il calo demografico, diminuiranno gli alunni per classe ma naturalmente a costo zero e dove ci sarà il posto-aula. E’ necessario che il Governo trovi le risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto del personale scolastico. Sarebbe utile uno sciopero unitario o un blocco degli scrutini che ponesse fine a questo degrado.
FORMAZIONE IN SERVIZIO:
Reputiamo immotivata l’imposizione di tempi tanto stringenti per l’effettuazione dei corsi che contemporaneamente, invadendo il campo di autonomia delle scuole, condizionano la programmazione e progettazione del piano di formazione in capo ai Collegi dei Docenti; infatti seppur obbligatorie, le attività previste dal DM 188, declinate secondo le indicazioni della nota 27622, devono in tutti i casi essere deliberate dal Collegio dei Docenti per quanto riguarda modalità, contenuti, procedure di realizzazione.
La deliberazione del Collegio dei Docenti, per la nostra organizzazione sindacale, è elemento discriminante per determinare o meno un obbligo per il lavoratore. In tal senso invitiamo a deliberare specificando se le 25 ore di formazione vadano fruite complessivamente all’interno delle 40 ore di attività di carattere collegiale previste dall’articolo 29 del CCNL 2007 o se, in alternativa, vengano riconosciute – in ottemperanza anche della a sentenza del 28.10.2021 della Corte di Giustizia Europea – come eccedenti l’orario di servizio e quindi vadano retribuite mediante il Fondo d’Istituto con un compenso orario di 17,50 € lorde, come da tabella 5 annessa al CCNL 2007.
Su questi temi invitiamo a partecipare all’ASSEMBLEA SINDACALE REGIONALE ON LINE [https://zoom.us/meeting/94926402932] che si terrà MARTEDI’ 30 NOVEMBRE 2021, dalle 16.30 alle 18.30
Centro studi per la Scuola Pubblica
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.
