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INVALSI, ma cosa combini, e quanto ci costi?

da | 18 Nov 2021 | Materiali

La recente relazione della Corte dei Conti sul controllo della gestione finanziaria dell’Istituto INVALSI, ripresa solo da il Fatto , è un documento di grande interesse. Sintetizza efficacemente struttura organizzativa e gestionale e procedure di INVALSI, evidenziandone i costi. La Corte dei Conti sottolinea l’esistenza di pesanti criticità: “conflitti di interesse strutturali” che coinvolgono le cariche di vertice dell’INVALSI; anomalie su alcune procedure di reclutamento del personale; un contenzioso, accumulatosi negli anni, dovuto al “reiterato ricorso allo strumento contrattuale a tempo indeterminato o forme di collaborazione coordinata e continuativa”. La relazione della Corte dei Conti affronta anche il tema del costo dei test INVALSI durante la pandemia, evidenziando come, nonostante la sospensione, l’Istituto abbia sostenuto comunque spese per oltre 5 milioni di euro, a fronte di costi a regime di circa 7 milioni di euro all’anno.

LE ALLEGRE FINANZE DELL’INVALSI

di redazione ROARS.it

Soprattutto – e questo è quel che è più interessante, per quanto ci riguarda – scopriamo che il ricorso ad esperti e collaborazioni esterni, che la Corte stigmatizza, riguarda l’attività istituzionale per eccellenza dell’Istituto di Valutazione: ossia la produzione e il coordinamento dei test INVALSI utilizzati nelle rilevazioni nazionali. Proprio quelli mediante i quali si certificano le competenze di fine ciclo di ogni singolo studente del Paese.

Per la produzione dei test, si contano 122 nuovi incarichi solo nel 2019, con compensi variabili tra i 1500 e i 15.500 euro, oltre agli incarichi triennali di coordinamento, i cui compensi ammontano a 108.000 euro ciascuno. La Corte dei Conti bacchetta l’INVALSI, che esternalizza un’attività istituzionale per legge affidata a personale interno. L’INVALSI – bontà sua – prova anche a difendersi, mettendo in campo la retorica dell’importanza dell’esperienza diretta degli insegnanti delle scuole e delle università, per la produzione dei test per gli studenti. Peccato, però, che i giudici contabili reputino “inconferente” tale argomentazione, perché analizzando gli incarichi per la costruzione delle prove nel periodo 2018-2020, risulta che per la produzione dei test è stato corrisposto oltre 1 milione di euro a 91 esperti in quiescenza. A quanto pare, quindi, gli esperti di didattica vicini agli studenti, sarebbero per la maggior parte arzilli docenti in pensione già da tempo.

E’ singolare che nell’epoca della trasparenza e del culto dell’efficienza, specie per gli Enti Pubblici, nessun quotidiano, escluso il Fatto , abbia fatto cenno a questa relazione. Non lo hanno fatto nemmeno le testate che si occupano principalmente di scuola e istruzione, sui cui siti leggiamo spesso le notizie più stravaganti, da sondaggi a proposte formative. Anche la solerte redazione scuola de Il Sole 24 ore, attentissima a commentare periodicamente le novità e i risultati dell’istituto INVALSI, ha ritenuto di dover dare conto di ciò che l’INVALSI fa.

Vediamo dunque in sintesi come funziona e quanto ci (è) costa(to) l’INVALSI, a partire proprio dalla relazione della Corte dei conti.

Qui il’articolo e il documento della CdC integrale.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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