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ORGANICO COVID 2021-22

da | 9 Nov 2021 | News

Postiamo qui di seguito uno stralcio da un articolo dal FattoQuotidiano che delinea la situazione caotica ingenerata dalla conferma anche quest’anno del ‘contingente covid’ ma solo pro tempore fino al 31 dicembre. Si tratta di ben 50.000 persone [20mila docenti e 30mila ata] che stanno lavorando e così facendo garantiscono che le scuole possano svolgere la loro funzione – perchè strutturalmente e numericamente inadatte a garantire standard adeguati di sicurezza in generale, tanto più in tempi di pandemia.
Una scelta a tempo ridicola quella attuata dal governo, come se non fosse già stato chiaro che con questa pandemia dobbiamo convivere a lungo, una scelta fatta, per altro, in spregio alle scelte di vita di un ampio ventaglio di persone, collocate a nord, a sud, di qua e di là senza alcuna garanzia, anzi con un contratto fino a dicembre. Per questo motivo molte/i vi hanno rinunciato determinando vuoti e carenze. Ora pare che nella Finanziaria [DPEG] ci sia lo spiraglio per il prolungamento per i 20 mila docenti mentre gli ata rimangono nel limbo. Non sarebbe opportuna nella scuola una mobilitazione per la il prolungamento contrattuale per tutti?!!
G.Z.

ORGANICO COVID 2021-22

di Alex Colazzoli

Con le vacanze scolastiche di Natale circa trenta mila Ata (collaboratori scolastici e amministrativi) verranno sostanzialmente licenziati e i presidi si troveranno con molti bidelli in meno sui quali avevano puntato per gestire l’emergenza pandemica. È l’ennesimo pasticcio del Governo Draghi sul tema scuola. A settembre il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi aveva annunciato in pompa magna che anche per l’anno scolastico 2020/2021 sarebbe stato assicurato il cosiddetto “contingente Covid” creato ai tempi del Conte II e dall’ex ministra Lucia Azzolina per andare in soccorso degli istituti.

UNA PROMESSA mantenuta anche se con numeri diversi rispetto all’anno precedente: ventimila docenti e trenta mila Ata rispetto ai venticinque mila maestri e professori e cinquanta mila collaboratori scolastici dell’anno precedente. Non solo. Il Governo giallorosa aveva assunto queste persone fino a fine giugno mentre quello Draghi ha stilato contratti con scadenza 31 dicembre. Una scelta che ha mandato in tilt i presidi che fino a qualche settimana fa non sapevano se dopo le vacanze di Natale avrebbero potuto contare sullo stesso organico.

A fine ottobre è arrivata la buona notizia, almeno per i docenti: nel documento programmatico di bilancio è stata prevista la proroga fino a fine giugno per chi insegna. Nulla di fatto, invece, per bidelli e amministrativi. Una mattone sulla testa per i dirigenti scolastici che finora hanno gestito ingressi scaglionati; controlli dei green pass e tanto altro grazie a questi collaboratori scolastici.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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