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Immissioni in ruolo, con la formula del decreto sostegni bis a settembre boom di cattedre vuote. Elaborazione Cisl Scuola

da | 3 Giu 2021 | News

Immissioni in ruolo, con la formula del decreto sostegni bis a settembre boom di cattedre vuote. Elaborazione Cisl Scuola

di AA:VV: tratto da OS.it

Il decreto sostegni bis va cambiato altrimenti a settembre migliaia e migliaia saranno ancora i posti assegnati a supplenza. E dunque non si risolverebbe niente. Ecco allora che una scheda del sindacato Cisl Scuola spiega come stanno le cose dal punto di vista dei numeri.

Per quanto riguarda il sostegno, si parte da poco meno di 20.000 posti (rimasti dalle assunzioni dello scorso anno) a cui si devono aggiungere i 5.000 posti consolidati in organico di diritto dalla legge di bilancio per il 2021 e 1.880 per possibili pensionamenti. Inoltre, la Cisl Scuola fa notare come 20.645 titolari su sostegno hanno presentato domanda di trasferimento e di questi 12.337 hanno chiesto trasferimento su posto comune. Tenuto conto che storicamente i trasferimenti da posto sostegno a comune si aggirano sui 4.500/5.000 unità annue, si può stimare che vi siano al momento circa 31.000 posti vacanti utilizzabili per assunzioni in ruolo.

Complessivamente, dunque, 46.600 posti residuati dalle assunzioni dello scorso anno a cui si devono aggiungere circa 32.900 possibili pensionamenti e i 1.000 posti di ampliamento organico potenziato della scuola dell’infanzia per un totale di 80.400 posti vacanti.

Su posto comune, si parla di 46.600 posti residuati dalle assunzioni dello scorso anno a cui si devono aggiungere circa 32.900 possibili pensionamenti e i 1.000 posti di ampliamento organico potenziato della scuola dell’infanzia per un totale di 80.400 posti vacanti.

Su sostegno, con circa 22.000 docenti specializzati fra tutti gli ordini di scuola in GPS (fonte Cisl Scuola), comprendendo anche coloro che non hanno raggiunto le tre annualità di servizio, non si riescono a coprire tutti i posti disponibili. E mantenendo il vincolo dei 36 mesi si riducono ulteriormente le possibilità di assunzione.

Su posto comune, non ci saranno problemi per la scuola dell’infanzia (dove esistono ancora corpose GaE e GPS di I fascia); per la scuola Primaria, nella maggioranza dei casi si dovrà ricorrere alle GPS I fascia (ove troveremo aspiranti con laurea in SFP e aspiranti con Diploma Magistrale escluse dal ruolo).

Sugli oltre 60.000 posti delle secondarie possiamo contare su: 746 docenti in GaE, 3.500 nei concorsi residui (2016 e 2018), fino a 32.000 da concorso straordinario (triennale), quindi con la possibilità di coprire in totale circa 36.200 posti.

Va tuttavia considerato, scrive la Cisl Scuola, che i docenti in questione sono presenti in più graduatorie contemporaneamente, il che fa diminuire il numero dei posti che sarà possibile effettivamente coprire.
Infine, l’andamento delle correzioni del concorso straordinario lascia prevedere che molte graduatorie finali conterranno un numero di aspiranti inferiore rispetto alle assunzioni da effettuare.

Una volta utilizzate le graduatorie concorsuali e le GAE residue, resteranno, presumibilmente, oltre 30.000 posti da coprire con le GPS.

Alla luce di quanto prevede oggi il decreto, ovvero che per le assunzioni da GPS ci si debba limitare agli aspiranti in I fascia e con più di 36 mesi di servizio, si potranno assumere solo 4.197 docenti.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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