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FORMAZIONE CLASSI: MORATORIA del DPR 81/2009…

da | 6 Feb 2021 | Proposte

FORMAZIONE CLASSI: MORATORIA del DPR 81/2009

di COBAS SCUOLA Padova Siamo in dirittura di arrivo per quanto riguarda l’iscrizione degli alunni al grado superiore del proprio percorso di studio. Contestualmente siamo in fase di sperimentazione per un rientro graduale nelle scuole secondarie di secondo grado, con l’applicazione di quel potenziamento del piano trasporti che ancora prima dell’estate trascorsa, sia come Cobas della Scuola che come ‘Priorità alla scuola’ avevamo ripetutamente chiesto. È utile ricordare che sono stati necessari 6 mesi di sit-in, manifestazioni, incontri per costringere le istituzioni preposte che intervenire sui trasporti era uno degli strumenti per ridurre il danno della pandemia. Così come lo è l’abolizione delle classi pollaio, che caratterizzano la gran parte degli Istituti scolastici, con la conseguente urgenza di predisporre gli spazi, le aule, i plessi indispensabili per trovare una soluzione adeguata. Di questo abbiamo parlato il 25 gennaio con il Provveditore, dott. Roberto Natale, di questo abbiamo discusso già ad agosto e settembre con gli assessori all’istruzione provinciale e comunale Bisato e Piva, portando a casa vaghe promesse. Tutte le Istituzioni hanno temporeggiato, pensando che l’ondata pandemica passasse: non è stato così, e non sarà così. Dobbiamo, dovremo convivere con questa morbilità a lungo, probabilmente alcuni anni: è quindi necessario prendere quei provvedimenti minimi affinché la funzione pubblica e civile propria della scuola non venga disintegrata e dispersa, così come è avvenuto in questi ultimi due anni scolastici. I giornali locali, inoltre, ci stanno raccontando che circa 300 nuovi studenti delle secondarie di secondo grado sono stati rifiutati dalle scuole in cui avevano scelto di iscriversi, e questo vale anche per diversi Istituti Comprensivi, come abbiamo già sperimentato concretamente in questo anno scolastico cercando di inserire nuovi studenti immigrati o ricongiunti alla propria famiglia dopo la conclusione delle iscrizioni ufficiali. Problematiche che i dirigenti scolastici più attenti hanno davanti quando applicano concretamente le rinnovate disposizioni socio-sanitarie e di sicurezza nel preventivare la formazione delle classi, ma che non possono essere strumentalmente usate per dichiarare il default della scuola pubblica e per fare pubblicità alle scuole private che avanzano al gran passo, ricche dei fondi e delle agevolazioni regionali promosse dalla assessora Donazzan. È necessario per la salute pubblica, oltre che per la scuola, mobilitarsi, arrivando anche a scioperare, per ottenere una MORATORIA sul DPR 81/09, quello che stabilisce il numero minimo di studenti per formare le nuove classi; vale inoltre la pena ricordare, tra le tante scelleratezze e irresponsabilità (dai banchi ai concorsi) della ex ministra Azzolina, che era stata pure depositata prima della scorsa estate, una proposta di legge, rimasta lettera morta, in cui si legge: • all’art 2 che è fatto divieto di “costituire le classi iniziali delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, comprese le sezioni della scuola dell’infanzia, con un numero di alunni superiore a 22, elevabile fino a 23 qualora residuino resti“. • e ancora la Repubblica italiana costituisce “le classi iniziali delle scuole e degli istituti di ogni ordine e grado, anche dell’infanzia, con non più di 20 alunni nel caso accolgano alunni con disabilità“. Non certo una rivoluzione copernicana, ma certamente un primo passo che cambierebbe le carte in tavola. Ripetiamo che in questa situazione non possiamo permetterci di restare fermi, immobili a guardarci e a parlarci in video, tra una lezione a distanza e una video conferenza: ne va della salute pubblica collettiva oltre che del percorso educativo, istruttivo e formativo dei futuri cittadini. Mobilitiamoci con decisione e determinazione per affermare:
  • • no alle classi pollaio, vogliamo subito una moratoria del dpr 81/09;
  • • diritto pieno alla scelta del percorso scolastico per tutti gli studenti, per il quale servono; nuovi spazi di edilizia scolastica;
  • • stabilizzazione di tutto il personale scolastico attualmente in servizio;
  • • screening periodico e DPI per tutto il personale della scuola;
  • • vaccinazione per tutte le componenti prima dell’inizio del nuovo anno scolastico;
  • • stipendio dignitoso per tutti i lavoratori della scuola.
COBAS SCUOLA di Padova e provincia in allegato in formato .pdf e .doc modificabile per essere riutilizzato localmente

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Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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