Inizio 5 Cobas scuola di Padova 5 11 DICEMBRE 2020: MOBILITAZIONE REGIONALE.

11 DICEMBRE 2020: MOBILITAZIONE REGIONALE.

da | 11 Dic 2020 | Cobas scuola di Padova

11 DICEMBRE 2020: MOBILITAZIONE REGIONALE.

di Priorità alla Scuola Veneto (VI, VR, PD, TV )

A Padova è continuata oggi la mobilitazione per il rientro a scuola con le lezioni in presenza e in sicurezza dentro e fuori le classi. Il movimento «Priorità alla scuola» ha convocato presidio e lezioni all’aperto anche a Verona, Vicenza, Mestre e Treviso.
Chiediamo il potenziamento dei trasporti e i servizi di medicina scolastica; inoltre vanno concluse le nomine dei docenti precari per garantire la didattica in continuità.
Abbiamo saputo che la regione è disposta ad incrementare il numero di mezzi necessari per potere permettere agli studenti di poter viaggiare in maggior sicurezza al rientro delle vacanze di Natale, quando le scuole dovrebbero riaprire garantendo la presenza di almeno il 75% degli alunni.
Chiediamo che i prefetti, rappresentanti del governo centrale sul territorio incaricati di gestire l’operazione, tengano informati i cittadini sul reale evolversi della situazione.
Per questo motivo giovedì 17 dicembre saremo sotto le prefetture delle città del Veneto per sottolineare questa esigenza e per ricordare che quello che vogliamo è un rientro al 100% a scuola con le lezioni in presenza e in sicurezza dentro e fuori le classi.

qui il link all’evento su fb

qui iniziative territoriali organizzatori, adesioni e motivazioni

Venerdì 27 novembre il Veneto ha riaperto outlet e grandi strutture di vendita, al contempo Zaia ha dichiarato sbagliata la riapertura delle scuole il 9 dicembre, che di fatto non avverrà. Mentre ormai tutte le istituzioni sanitarie, come CTS, ISS, OMS, anche sottolineando i danni psicofisici derivanti dalla chiusura e dalla dad, chiedono l’immediata riapertura delle scuole, la politica sceglie di non farlo. Vengono però tutelate le settimane bianche e lo shopping natalizio, il consumo e la produzione, mentre per la riapertura delle scuole vige l’immobilismo più sfrenato. Nessuna risposta, né soluzione, su trasporti, capienza delle aule, numerosità delle classi.

Se c’è qualcosa che si può imparare da una situazione di pandemia, è che la politica dell’emergenza e le soluzioni rapide e indolori hanno fallito. E’ necessario un cambio di rotta, già a partire dai prossimi mesi, quando si decideranno anche i finanziamenti alla scuola per il prossimo anno; ed è necessario che si intervenga in maniera strutturale, per mettere finalmente la parola fine a classi pollaio sovraffollate, alla mancanza e alla precarietà del personale docente e ATA, alla mancanza di spazi, alla mancanza di una scuola realmente inclusiva.
Le studentesse e gli studenti Veneti si sono, nelle ultime settimane, mobilitati: hanno organizzato la DAD fuori dalle scuole, seminari, dibattiti, flashmob, che come comitati locali di Priorità alla Scuola abbiamo appoggiato e promosso.

L’obiettivo è la riapertura della scuola in presenza!

* perché la curva dei contagi scende in tutti i Paesi d’Europa che hanno tenuto le scuole aperte, mentre in Italia la curva dei contagi scende ma le scuole restano chiuse;
* perché dal 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità” e da primavera denuncia le conseguenze psicologiche e fisiche della reclusione imposta ai minori, e le conseguenze della prolungata esposizione agli schermi;
* perché la stessa cosa la dichiara anche il Comitato Tecnico Scientifico istituito confunzioni di consulenza e supporto in merito ad attività e misure per il superamento dell’emergenza epidemiologica: lo dice il coordinatore Agostino Miozzo, lo dice il membro del CTS Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria;
* perché le scuole non devono pagare il prezzo dell’inefficienza dei trasporti: il trasporto deve essere potenziato;
* perché le scuole non hanno avuto un operatore sanitario di riferimento: la situazione epidemiologica richiede percorsi dedicati unicamente alla scuola (docenti, studenti, lavoratori del settore);
* perché l’istruzione è un diritto che finora è stato calpestato, e non ci sono diritti senza scuola.

Nel 2020 non c’è stata scuola in presenza per 130 giorni.
Governo e Regioni si assumano le proprie responsabilità e decidano di investire su scuola, salute e trasporti! Tutto il resto, come la proposta della ministra De Micheli andare a scuola la Domenica, o il battibecco tra la riapertura al 9 dicembre o al 7 gennaio, sono chiacchiere.

Come comitati Veneti di Priorità alla Scuola, /REDS, COORDINAMENTI STUDENTESCHI) invitiamo tutte e tutti (studentesse e studenti, docenti, genitori) ad una mobilitazione generale per il prossimo VENERDI’ 4 DICEMBRE:

– Organizzando la DAD fuori da scuola, utilizzando lo slogan comune “LA SCUOLA SI-CURA: RITORNO A SCUOLA IN PRESENZA SUBITO”; per i docenti, partecipando con gli studenti durante le ore buche, le ore asincrone; invitiamo tutt* a contattarci per avere supporto nell’organizzazione; diffondiamo con gli hashtag #schoolsforfuture #lascuolasicuranonsichiude

– Attraverso i #balconicheparlano: il 4 dicembre appendete fuori dalla vostra abitazione/scuola/ufficio un lenzuolo che manifesti la volontà di riaprire le scuole in presenza: QUI ABITA UNA STuDENTESSA/STUDENTE CHE VORREBBE TORNARE IN CLASSE – QUI ABITA UN DOCENTE CHE VUOLE TORNARE A SCUOLA AD INSEGNARE – LA DAD NON E’ SCUOLA, riportando l’hashtag #balconicheparlano #pasveneto #lascuolasicuranonsichiude

Invitiamo tutte e tutti a partecipare a questa importante giornata di mobilitazione; a contattarci, se avete bisogno di aiuto per organizzarvi; a segnalarci iniziative di DAD fuori dalle scuole o #balconiche parlano.

PRIORITA’ ALLA SCUOLA
VICENZA
PADOVA
VERONA
TREVISO

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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