“La scuola del macchinismo. Passaggi per un’altra antropologia”
di Davide Viero pubblicato dai tipi di Mimesis edizioni
Il libro è un tentativo di andare oltre l’apparenza delle cose in ambito educativo per capire cosa c’è dietro e cercare di immaginare qualcosa di diverso. Con l’attenzione rivolta agli oppressi.
Si tratta un testo diviso in tre parti. Nella prima si analizza che cosa avviene materialmente nelle classi e perché (soprattutto primarie, ma il discorso è facilmente estendibile alla scuola tout court); nella seconda si tenta di coglierne le origini, ovvero un tipo di rapporto tra finito e infinito o tra forma e vita; nella terza si tenta di riconfigurare i termini di ogni educazione (scolaro, insegnante e sapere) in modo da renderli non chiusi, bensì aperti. Da qui il passaggio dell’educazione dall’individualità alla soggettività e dalla scienza positiva all’arte.
Riassumendo: la diagnosi del discorso educativo è quella del “macchinismo”, ovvero un lavorare per obiettivi ben demarcati da caricare nelle procedure e nei metodi, affinché questi producano risultati in modo efficace ed efficiente, con l’alienazione della soggettività e di conseguenza della cultura e la determinazione a priori di un modello umano esclusivo. Un educativo che non guarda all’uomo, ma all’epoca e ai suoi padroni e su questi canoni configura gli stessi individui attraverso un procedimento mimetico di introiezione dell’esterno dominante.
La cura che propongo è quella di aprire tutti i termini in gioco di modo che sia la soggettività a determinarne il valore di volta in volta attraverso un confronto franco con l’altro da sé. Con l’attenzione fissa che sempre va rivolta agli oppressi e agli scarti, ovvero coloro che non passano dai filtri del modello di volta in volta dominante ma che vuoti non sono.
E’ un testo che ritengo un po’ irregolare perché esso lega l’educazione alla più ampia sfera sociale, economica, individuale e temporale con continui salti tra queste dimensioni. Perché il discorso educativo è costituito proprio da esse. Si può usarlo per confermare il già dato o per creare l’inedito.
Centro studi per la Scuola Pubblica
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.
