Inizio 5 News 5 I ragazzi studiano in piazza contro la Dad, nasce il movimento Schools for future

I ragazzi studiano in piazza contro la Dad, nasce il movimento Schools for future

da | 13 Nov 2020 | News

I ragazzi studiano in piazza contro la Dad, nasce il movimento Schools for future. Armati di pc, tablet e libri gli studenti le lezioni a distanza in strada e non a casa

da rainews

Parte da Torino la protesta contro la Dad dei ragazzi e delle ragazze di “Schools for future”, il movimento nato su ispirazione dell’esperienza dei “Fridays for Future” di Greta Thunberg. Questa mattina si sono ritrovati fuori dalla scuola media ‘Italo Calvino’ e dal liceo classico ‘Gioberti’, in Via Sant’Ottavio. Con i loro computer, i loro tablet e i loro libri seguono le lezioni a distanza, ma in strada e non a casa. Chi seduto per terra, chi sui gradini degli istituti chiusi. All’aperto, come stanno facendo da giorni le due dodicenni della ‘Calvino’, Anita e Lisa. Sono loro le prime ad aver lanciato questa forma di protesta giorni fa, sedute al banco, da cui si alzano solo al termine delle lezioni. “Qualcosa è cambiato dopo questi giorni – dice Anita contenta di vedere altri ragazzi in strada con lei – c’è più coscienza tra gli studenti, ma anche nelle persone più grandi”. La dodicenne è stata paragonata a Greta Thunberg perché è considerata il volto del neonato movimento. “Io però non voglio essere famosa, voglio solo tornare a scuola”, dice. Sulla scia di Torino, oggi studenti in piazza anche a Milano, e precisamente davanti alla sede della Regione Lombardia. Chiedono la riapertura delle scuole in sicurezza e segnalano l’incongruenza della serrata degli istituti a fronte di tante altre attività giudicate meno essenziali che rimangono aperte. Ci sono “profumerie aperte e scuole chiuse”, per Silvia Spirito del ‘Carducci’, per la quale “è incredibile che a differenza di tutti i paesi europei che hanno puntato sulla scuola, in Italia sia la prima cosa che ha chiuso”. Per Silvia, inoltre, “non è possibile che ci siano studenti di serie A e di serie B, c’è chi ha situazioni difficili a casa o che non ha i mezzi per seguire adeguatamente la Dad”. Una delle questioni più ‘calde’ è quella della mobilità. “I trasporti affollati sono un problema”, afferma Giulio Soetje del ‘Volta’, “ma bastava organizzarsi per turni scaglionati e sarebbe stato risolto. La riapertura delle scuole inizialmente non ha portato al rialzo dei contagi, perché le scuole erano luoghi messi in sicurezza. Il governo può e deve prendersi l’impegno di riaprirle prima possibile”. In piazza ci sono studenti da Volta, Carducci, Einstein, Parini, Tito Livio, sotto la sigla “Studenti Presenti” che li raggruppa e che intende proseguire la mobilitazione nelle prossime settimane. “Vogliamo protocolli sanitari ben precisi per ogni scuola, in modo da tornare in sicurezza a lezione”, afferma Sveva Pontiroli del Volta. “Non chiediamo il 100% in presenza, ma che la Dad non sia la norma”. Di sicuro “continueremo i contatti con i parlamentari sensibili alle nostre ragioni nei prossimi tempi”, conclude Pontiroli. A Firenze ci sono Pietro e Simone di 18 anni. “Stiamo davanti al nostro Liceo Galileo, ci siamo portati il telefono per fare lezione con le cuffie, ci siamo organizzati. Noi riteniamo che non si possa fare lezione a distanza a lungo: si può apprendere qualcosa ma l’istruzione è un confronto collettivo, seguire in classe e tutt’altra cosa. Per noi la didattica a distanza può essere un modo di stare fermi quando la didattica frontale è infattibile ma vogliamo garanzie che il prima possibile rientreremo in presenza, vogliamo tornare a fare scuola come è sempre stata pensata, la forza della scuola è la presenza”. Pietro è anche preoccupato per gli esami di maturità che lo attendono a giugno, “Noi ancora non sappiamo come sarà la maturità e ci preoccupa un altro possibile stop nella seconda metà dell’anno scolastico”.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

Categorie

Archivi

Shares
Share This