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ATTIVITA’ di INTEGRAZIONE e RECUPERO individualizzate

da | 23 Ago 2020 | Autodifesa

Sembra consolidato il parere che le attività di sostegno didattico per l’integrazione e il recupero delle difficoltà evidenziate dagli alunni nel corso del trascorso a.s. debbano rientrare tra le funzioni volontarie e a pagamento a cui i docenti interessati possano essere coinvolti. Le RSU dovrebbero concordare il corrispettivo economico dopo che gli Organi Collegiali ne abbiamo deliberato il piano di lavoro, è da escludere che tali attività possano essere svolte con modalità DaD. Qui di seguito un modello di informativa e diffida elaborata per i Cobas della Scuola da M.Barone e G. Capasso. In allegato la nota da utilizzare nelle scuole. G.Z.

Oggetto: informativa e diffida su le attività relative al piano di integrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato,

Premesso che Il comma 5 dell’articolo 3 dell’OM del 16 maggio 2020 afferma che per gli alunni ammessi alla classe successiva in presenza di votazioni inferiori a sei decimi, il consiglio di classe predispone il piano di apprendimento individualizzato di cui all’articolo 6, in cui sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento da conseguire nonché le specifiche strategie per il raggiungimento dei relativi livelli di apprendimento; Visto l’articolo 6 dell’OM lì dove afferma che per gli alunni ammessi alla classe successiva tranne che nel passaggio alla prima classe della scuola secondaria di primo grado ovvero alla prima classe della scuola secondaria di secondo grado, in presenza di valutazioni inferiori a sei decimi, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 2, comma 2 del Decreto legislativo i docenti contitolari della classe o il consiglio di classe predispongono un piano di apprendimento individualizzato in cui sono indicati, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento da conseguire, ai fini della proficua prosecuzione del processo di apprendimento nella classe successiva, nonché specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Il piano di apprendimento individualizzato è allegato al documento di valutazione finale. Rilevato che l’articolo 2 comma 2 del DLGS del 13 aprile 2017 n° 62 afferma chiaramente che l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione; Visto il comma 2 dell’OM il quale rileva che i docenti contitolari della classe o il consiglio di classe individuano, altresì, le attività didattiche eventualmente non svolte rispetto alle progettazioni di inizio anno e i correlati obiettivi di apprendimento e li inseriscono in una nuova progettazione finalizzata alla definizione di un piano di integrazione degli apprendimenti. Visto Il comma 3 dell’OM del 16: “Ai sensi dell’articolo 1, comma 2 del Decreto legge, le attività relative al piano di integrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato, costituiscono attività didattica ordinaria e hanno inizio a decorrere dal 1° settembre 2020”. Il DL del 22 aprile afferma: Le ordinanze di cui al comma 1 definiscono le strategie e le modalita’ dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° di settembre 2020, quale attivita’ didattica ordinaria”. Visto L’articolo 28 comma 3 del CCNL scuola afferma chiaramente che gli obblighi di lavoro del personale docente sono correlati e funzionali alle esigenze come indicato al comma 2. Questi obblighi sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento. Pertanto, prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente, che sono conferiti in forma scritta e che possono prevedere attività aggiuntive. Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Di tale piano è data informazione alle OO.SS. di cui all’art. 7. Tanto premesso Si desume chiaramente dal combinato disposto dell’articolo 28 CCNL scuola, articolo 6 OM del 16 maggio, articolo 2 comma 2 del DLGS del 13 aprile 2017 n° 62 e DL 22 aprile che si renda necessario un coordinamento tra l’attività del consiglio di classe chiamato ad intervenire sulle modalità di recupero, di progettazione, miglioramento, degli studenti di riferimento ed il collegio docenti chiamato pertanto a deliberare il piano delle attività sulla base di quanto disposto dal consiglio di classe. Che per attività ordinaria significa e non può che significare attività obbligatoria da garantire da parte dell’Istituzione scolastica ma che non può essere imposta al personale docente; infatti, i viaggi d’istruzione, le attività relative ai PCTO ( ex ASL), gli stage linguistici…sono tutte “attività ordinarie” che l’ Istituzione scolastica ha l’obbligo di organizzare, ma facoltative e retribuite per i docenti. Si invitano le Amministrazioni scolastiche a coinvolgere gli Organi Collegiali nella pianificazione, programmazione e attivazione dei corsi di recupero ai sensi dell’OM del 16 maggio 2020; Si invitano le Amministrazioni scolastiche a non imporre le attività relative al piano diintegrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato,e a retribuite in via accessoria; Si invitano le Amministrazioni scolastiche a richiedere la preventiva disponibilità del personale docente a svolgere le attività relative al piano di integrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato che andranno debitamente retribuiti tramite le risorse disponibile nel FIS previa specifica sequenza contrattuale con le RSU; in particolare le scuole superiori potranno usare i fondi destinati ai corsi di recupero estivi non svolti per effetto dell’emergenza Covid 19; Si diffidano ed intimano le Amministrazioni scolastiche dal porre in essere qualsiasi comportamento lesivo delle prerogative degli Organi Collegiali, delle RSU e del personale docente nella programmazione, pianificazione, attivazione, delle attività relative al piano di integrazione degli apprendimenti, nonché al piano di apprendimento individualizzato di cui all’OM del 16 maggio e atti correlati, a titolo esemplificativo, imporre tali attività come gratuite e non retribuite con il salario accessorio, pianificarle senza il coinvolgimento decisionale degli organi collegiali. Si chiede di dare alla seguente informativa la più ampia diffusione

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Pubblicato da: Cesp Veneto

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