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INDICAZIONI RIENTRO secondo L’ISS e PRIORITA’ alla SCUOLA

da | 22 Ago 2020 | News

Pubblichiamo in allegato il documeneto contenente le LINEE GUIDA IN CASO DI COVID elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità e alcune valutazioni in merito di Costanza Margiotta pubblicate pubblicate sull’HuffingtonPost. Parlare di ritardi per il piano di rientro è come sparare sulla Croce Rossa, tanto per esumare le terminoligie guerresche usate a profusione dal Governo, ma accusare le OO.SS. che criticano l’operato ministeriale di boicottaggio è palesemente ridicolo oltre che profondamente offensivo. Il ministro Azzolina abbisogna di ansiolitici anti stress daCOVID come, per altro, molti studenti, genitori, personale della scuola. Ma mettiamo ben in chiaro che la chimica è un paliativo, quello che necessità è un cambiamento di fondo. Per questo e molto altro il 26 settembre saremo in piazza. G.Z.

INDICAZIONI RIENTRO secondo L’ISS e PRIORITA’ alla SCUOLA

Per il comitato “Priorità alla scuola”, formato da docenti, genitori, studenti, il documento Iss va bocciato senza appello. “Queste linee guida non permettono il rientro a scuola in continuità, la nostra preoccupazione principale”, spiega la portavoce Costanza Margiotta. “In presenza di un caso di Covid sarà messa in quarantena tutta la classe, senza controllare chi è stato infettato e chi no. È inaudito”. Soprattutto, fa notare la docente universitaria – già dubbiosa sulla riapertura in sicurezza perché moltissimi istituti ancora non hanno spazi necessari e personale adeguato” – significa “che i nostri figli andranno a scuola a singhiozzo”. Invece – “Priorità alla scuola” lo ha chiesto da aprile – nelle scuole andavano allestite le infermerie, per testare e sottoporre a tampone gli studenti nell’immediato. “Il che avrebbe presupposto lo stanziamento di risorse, ma il nostro Governo si guarda bene dal farlo. E decide di lasciare a casa persone sane. Mai vista una cosa simile. Inimmaginabile, così come la ministra che scarica le responsabilità dei ritardi e degli intoppi sui sindacati”. Per non dire dell’indicazione contenuta nel rapporto sul fatto che spetterà ai genitori misurare ai figli la febbre ogni mattina prima dell’ingresso a scuola. “Una misura scandalosa – sbotta Margiotta – È intollerabile che il Governo continui a scaricare sulle famiglie responsabilità che andrebbero gestite dallo Stato. Anche perché nulla è stato previsto per supportare i genitori quando le classi saranno messe in quarantena. Come si farà col lavoro dove di tenere i figli a casa?”. Insomma, il documento Iss non convince il comitato che il 25 giugno ha contestato in piazza le linee guida presentate da Azzolina e oggi rilancia sulla manifestazione – alla quale hanno aderito anche Cgil e Cobas – in programma per il 26 settembre, per dire “no” al piano messo a punto dal ministero dell’Istruzione per il rientro a scuola “e chiedere – concludela portavoce – che una parte cospicua del “Recovery Fund” sia destinata alla scuola. L’obiettivo deve essere arrivare a una spesa allineata con gli altri Paesi europei, pari al 5% del Pil. Il Governo deve avere il coraggio di investire nella scuola pubblica 20 miliardi”.

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Pubblicato da: Cesp Veneto

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