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NOTA MINISTERIALE su indagine Didattica a Distanza. Proteste

da | 16 Mar 2020 | News

Coronavirus, la scuola in rivolta contro indagine Miur su didattica a distanza: cosa dice la Nota

di Luigi Rovelli, da Scuola in Forma

Sta facendo parecchio discutere la nota ministeriale N. 318 dell’11 marzo scorso all’interno della quale il Ministero dell’Istruzione comunica l’intenzione di monitorare le attività di didattica a distanza predisposte dalle scuole in questi tempi difficili, funestati dall’epidemia del coronavirus.
Il sindacato sottolinea l’intempestività di tale indagine in un momento di particolare emergenza e di sovraccarico di lavoro, organizzativo e amministrativo, piombato addosso alle scuole, costrette a reinventarsi: da istituzione in presenza a istituzione a distanza.

Nota Miur su monitoraggio attività didattica a distanza: scoppia la polemica
I docenti, i dirigenti e tutto il personale amministrativo e tecnico, con il supporto dei collaboratori scolastici, hanno dovuto rivedere completamente il proprio lavoro, modulando l’attività delle scuole sulla base dei diversi contesti e delle diverse strumentazioni a disposizione: tutto questo per offrire agli alunni attività a distanza che sostengano questa fase di isolamento forzato.
Il sindacato si dichiara stupito per il fatto che il Miur possa ritenere necessaria tale indagine in questo particolare momento.

‘Forme di valutazione’ nella didattica a distanza?

Si ritiene, inoltre, come sia indispensabile evidenziare come nel merito alcuni quesiti destino perplessità di natura pedagogica, in particolare quando si chiede se “l’attività didattica a distanza prevede forme di valutazione”. Ci pare di tutta evidenza, infatti, che in considerazione dell’eccezionalità delle condizioni in cui si svolgono le attività, queste non possano avere altro che una finalità di consolidamento e di approfondimento, non soggette a valutazioni che potrebbero ampliare disuguaglianze tra coloro che possono contare sulle connessioni online e coloro che non ne sono in possesso.

Anche sui social sono partiti numerosi dibattiti tra docenti in merito a questa scelta ritenuta decisamente poco opportuna in un momento particolarmente difficile che gli insegnanti di tutta Italia stanno cercando di affrontare nel miglior modo possibile, nonostante i disagi, l’ansia e le preoccupazioni per la salute personale e dei propri cari.

Qui sotto potrete trovare il testo della nota ministeriale che sta suscitando vibranti proteste:

Nota ministeriale N. 318 dell’11 marzo

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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