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TRAGEDIA a Milano. 50.000 ATA in meno

da | 28 Ott 2019 | Materiali

TRAGEDIA a Milano. 50.000 ATA in meno

di Cobas scuola Torino

Dopo la tragedia le solite lacrime di coccodrillo e il rimbalzo delle responsabilità

E’ successo altre volte e purtroppo potrà succedere ancora….
La morte del bambino di Milano riporta all’ordine del giorno una situazione che è oramai “strutturale” nelle scuole italiane: mancata sicurezza.
Dopo le tragedie assistiamo alle prese di posizione dei sindaci (sic!) e dei ministri (doppio sic!).
Non basta, sindaco Sala, affermare che è stata una tragedia, che è un giorno triste per Milano, si ricordi che le scuole dell’Infanzia e della Primaria sono di proprietà del Comune di cui Lei è il massimo rappresentante.

Appello rivolto anche ai sindaci di Torino e provincia: molte scuole stanno cadendo a pezzi, mancano servizi igienici, piove in classe. Possiamo citarne alcune:
IC Orbassano I, cade il soffitto di una classe della scuola dell’Infanzia del Plesso “Anita Gamba”, i bambini spesso sono punti da vespe mentre fanno la loro normale attività didattica.
IC Pacchiotti – Revel di Torino: in uno dei bagni del secondo piano, il sifone a pavimento non permette all’acqua di scorrere sufficientemente, spesso fuoriuscendo dalla griglia insieme alla schiuma del sapone; uno dei bagni del secondo piano, nonostante le segnalazioni, è inagibile da due anni; ciò costringe gli alunni a servirsi dei bagni situati al lato destro della scuola, percorrendo tutto il corridoio, superando anche la porta di sicurezza, situata tra le aule e le scale. Anche il bagno del piano terra, presso l’uscita sul cortile è inagibile da diversi anni. Altro problema sono le condizioni in cui, da circa cinque anni, si trova il terzo piano dove sono ubicate la biblioteca, l’archivio, il laboratorio di L2 e quello di musica. Qui, quando piove, spesso l’acqua gocciola dal soffitto bagnando il corridoio. In questo piano, più che negli altri, le condizioni igieniche sono manchevoli.
IC Gabelli (plesso Pestalozzi): Infiltrazioni di acqua piovana dovute ai pluviali ostruiti. Nel locale mensa si segnala la presenza di umidità di risalita che interessa parti estese delle pareti con presenza di: fioriture, muffe, relativa umidità e sfogliature dell’intonaco. I servizi igienici sono spesso inagibili (bagni vecchi); i servizi al primo piano sono chiusi perché è presente una vistosa perdita nella parete adiacente le scale che dal piano terreno conducono al primo piano. Le porte REI non sono fornite del sistema di elettromagneti collegati alla centralina, perciò per questioni di sicurezza sono sempre chiuse. Il problema maggiore si presenta quando gli alunni si recano in bagno in quanto i locali dei servizi igienici e i locali dove sono ospitate le aule sono separate da due porte Tagliafuoco REI, ciò comporta la mancata sorveglianza e, le insegnanti, pur cercando di vigilare dall’uscio dell’aula, non riescono a vedere gli alunni causa porte REI chiuse.

E poi cosa dire della politica? Lo sa, Ministro, che negli ultimi anni sono stati tagliati più di 50.000 ATA? Lo sa, caro Ministro, che il ruolo del collaboratore scolastico non è solo pulire le aule ma, soprattutto nelle scuole del primo ciclo, è una figura fondamentale per la sicurezza e sorveglianza?
Ebbene, in questi giorni abbiamo ricevuto molte segnalazioni di scuole (ci riferiamo solo a quelle del primo ciclo ma quelle secondarie hanno gli stessi problemi) che non possono garantire la sorveglianza ai piani perchè manca il personale.
Tutti i plessi dell’Istituto Gabelli di Torino evidenziano situazioni al limite; nelle diverse fasce orarie non ci sono abbastanza collaboratori per garantire le attività di sorveglianza in tutte le aree degli istituti scolastici, ( un solo collaboratore per fascia oraria per plesso) e non sono garantiti quindi i livelli minimi di sorveglianza finalizzati alla sicurezza e all’incolumità degli studenti e dei docenti che non possono assentarsi neppure per andare in bagno in quanto lascerebbero le classi senza sorveglianza. Un grave problema è quello legato al ripristino delle aule e all’igienizzazione dei servizi igienici che inevitabilmente nonostante l’importante afflusso di alunni non vengono mai pulite durante la giornata scolastica e l’odore che emanano risulta insopportabile e sicuramente malsano.
IC Pacchiotti – Revel di Torino costretti a far uscire gli alunni per andare al bagno, senza che nessuno possa vigilare adeguatamente.
Potremmo aggiungere le difficoltà di tante altre scuole ma sarebbe superfluo: il problema principale è sanare questa situazione, SUBITO.
Non è possibile far ricadere la responsabilità agli insegnanti, ai Dirigenti, ai collaboratori scolastici se non si ha il personale necessario per sorvegliare i piani.
Bisogna, già da domani, assumersi le proprie responsabilità, fare delle deroghe e assegnare alle scuole personale in più altrimenti sarete voi i responsabili di quanto potrà succedere.
Invitiamo i colleghi e le colleghe a segnalarci tutti i casi di irregolarità, dalla mancanza di personale alle condizioni delle strutture scolastiche. Noi lo denunceremo alle autorità competenti.
E voi Ministri, Sindaci, politici, fateci un grande favore: abbiate almeno la decenza di stare zitti quando succede una tragedia a scuola, assumetevi le vostre responsabilità e invece di discutere e spendere miliardi per opere inutili, per armamenti, pensate al futuro del Paese, pensate ai nostri figli, pensate alla SCUOLA.
Per molti di voi sarà difficile ma almeno provateci.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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