Una sentenza importante a favore dei lavoratori
Il 7 dicembre scorso il Tribunale del lavoro di Bologna ha emesso una sentenza importante che riconosce un cospicuo risarcimento ad Ata e Docenti chiamati per numerosi anni a ricoprire posti a tempo determinato.
La causa era stata promossa come Cobas Scuola di Bologna con il patrocinio degli avvocati Marco Barone, Aleardo Lizzi e Mario Marcuz.
GIi Ata che hanno fatto ricorso avranno riconosciute da cinque a nove mensilità in base al periodo per cui si è protratto tale abuso del contratto a tempo determinato. Per i docenti il tribunale ha stabilito il diritto dei ricorrenti alla progressione stipendiale e agli scatti di anzianità.
Come Cobas esprimiamo soddisfazione per il riconoscimento giuridico delle ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori. La nostra scelta di adire vie legali è sempre riluttante, sopraggiunge come triste constatazione di un’ostinata e continua negazione dei diritti che sembra diventata prassi normale nella condotta dei governi.
Abbiamo altre cause in corso e – qualora sia necessario – altre ne intenteremo; ma continuiamo a pensare che sia uno scandalo che i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non vengano rispettati in primis da chi – eletto – dovrebbe rappresentare i cittadini. .
Per quanto ci riguarda come sindacato, la sentenza ci dà la forza di continuare soprattutto l’azione di conflitto che svolgiamo quotidianamente, dal basso, contro l’attacco ai diritti dei lavoratori e contro il tentativo di destrutturare la scuola pubblica. L’invito a docenti, personale ata e dirigenti della scuola è a sostenere questo conflitto, con l’iscrizione e con la partecipazione all’ideazione e all’organizzazione delle iniziative.
Cobas Scuola Bologna
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.