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REFERENDUM ABBROGATIVO “BUONA SCUOLA”

da | 3 Mar 2016 | Proposte

ARRIVA LA PRIMAVERA COSTRUIAMO QUELLA DEI DIRITTI

-4.png Campagna referendaria per il diritto all’istruzione pubblica, per il rispetto della democrazia e della tutela dell’ambiente Si parte, finalmente. Raccolta delle firme dal mese di aprile; 4 quesiti definitivamente concordati, che nei prossimi giorni verranno depositati in Cassazione; una compagine composita ma coesa, costituita da Comitato nazionale di sostegno alla LIP per una buona scuola per la Repubblica, Flc-CGIL, Cobas, Gilda, Unicobas, USB, SGB, CUB, Il sindacato è un’altra cosa (area congressuale Flc-CGIL), UdS, Link, Coordinamento nazionale Scuola della Costituzione, Associazione nazionale per la Scuola della Repubblica, Adam, Adida, AND, Mida, Retescuole, Cesp, Illumin’Italia.

IL REFERENDUM SULLA SCUOLA È DEFINITIVAMENTE COSA CERTA

Ecco sinteticamente cosa proporranno i quattro quesiti abrogativi.SCHOOL BONUS: si chiederà di cancellare un beneficio di fatto riservato alle scuole private: le erogazioni liberali non dovranno più essere riservate alle singole scuole, ma all’intero sistema scolastico, scongiurando così anche la possibilità che le scuole private sfruttino tali meccanismi per eludere le tasse su una parte delle rette; – POTERI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: formulazione che abroghi la chiamata diretta degli insegnanti da parte del dirigente scolastico sugli ambiti territoriali per incarichi solo triennali; – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: abrogazione dell’obbligo di 200 ore nei licei e 400 ore nei tecnico-professionale, lasciando le scuole libere di organizzare tali attività come hanno sempre fatto; – VALUTAZIONE DEL MERITO DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: abrogazione parziale dei relativi commi, allo scopo di ripristinare le funzioni precedenti del comitato di valutazione secondo il T.U. (Dl 297/94) e attribuzione del fondo per la valorizzazione dei docenti alla contrattazione. Si tratta soprattutto di rilanciare un nuovo modello sociale per contrastare quello che il Governo Renzi ha affermato a colpi di voto di fiducia nelle principali zone di espressione dell’interesse generale: ambiente, diritti, scuola, democrazia. Affinché la parola ritorni ai cittadini, il referendum contro la 107 si collocherà perciò in una campagna allargata e plurale, che verrà lanciata da un’assemblea nazionale il 13 marzo, a Roma: oltre ai quesiti sulla scuola, uno per fermare gli incentivi alla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali; uno per cambiare le politiche ambientali, a partire dallo stop definitivo alle trivellazioni petrolifere in terra e in mare, opzione “trivelle zero”. Referendum comuni capaci di rafforzare la mobilitazione sociale che in questi anni ciascun movimento e soggetto sociale, con la propria autonomia e i propri percorsi, ha portato avanti. Referendum comuni capaci di estendere la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto delle persone, e di disegnare un altro modello sociale,riaprendo la strada alla speranza di un futuro diverso per tutte e per tutti. La cornice è quella del contrasto all’attacco frontale alla democrazia, che vede – dal referendum confermativo ai due quesiti sull’Italicum – la necessità di dire no al disegno autoritario del governo, che rafforza il potere esecutivo in palese violazione dei principi fondamentali della Carta Costituzionale e della Repubblica.

Costruiamo anche a PADOVA il Comitato cittadino promotore della campagna referendaria sociale GIOVEDI 10 Marzo alle ore 21.00 c/o Sala Caduti di Nassiriya – Piazza Capitaniato

Scarica qui il volantino ed aiutaci a diffondere l’iniziativa Comitato padovano di sostegno alla LIP Scuola – Cobas Scuola Padova – FLC CGIL Padova Gilda degli insegnanti Padova – Comitato provinciale 2 Si Acqua Bene Comune Padova CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica Padova Autoconvocati Scuola Padova/Coordinamento Scuole in mobilitazione

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Cobas Veneto
Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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