CONTRIBUTO SCOLASTICO VOLONTARIO E TASSE SCOLASTICHE. Vademecum per genitori, studenti e docenti
Dove è andato il diritto allo studio, ad una scuola di tutti e per tutti?!! Con l’approsimarsi del periodo delle iscrizioni[pre] scolastiche si affaccia il tema delle tasse e dei contributi ‘volontari’ richieste dagli istituti: sia chiaro che i ‘contributi’ non sono dovuti, sono e rimangono volontari. E se sono pagati devono essere documentati dall’Istituto scolastico perchè deducibili nella dichiarazione del reddito [mod 730]. A fronte dei tagli subiti dai fondi per le scuole, dinanzi alle donazioni di finanziamenti pubblici alle scuole paritarie e private, con la crisi economica che ha prosciugato le risorse famigliari, sarebbe giusto ed utile fosse aperta una campagna per il non pagamento del ‘contributo volontario’. Sono ormai diversi anni che le scuole sembra non abbiano il materiale minimo per portare avanti la normale attività didattica, tanto che i genitori riforniscono in modo sistematico le classi dei loro figli con materiale di “facile consumo” (carta, colori, pennarelli, cartoncini, ecc.), in particolar modo alla scuola materna e elementare, materiale spesso acquistato anche dalle maestre. Se si dovesse quantificare la somma che attraverso queste donazioni i genitori e i docenti ogni anno versano alle scuole, le cifre sarebbero impressionanti. Inoltre in tutte le scuole è ormai puntuale la richiesta ai genitori del “contributo volontario”, talvolta mascherato e confuso insieme all’assicurazione e/o al diario personalizzato della scuola, ecc. Sono legali queste richieste? E che fine fanno questi soldi? Con il seguente vademecum cerchiamo di contribuire a fare chiarezza e a dare a tutti quei genitori e docenti interessati alla scuola pubblica strumenti per favorire la trasparenza su questi argomenti. in allegato il vademecum 2015 e 2016Attached documents
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I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.