I Lavoratori della Scuola Autoconvocati – Coordinamento delle Scuole di Padova e Provincia, nell’assemblea che si è tenuta il 6 ottobre all’IIS “Ruzza”, hanno deciso di sostenere la mobilitazione nazionale degli studenti del 9 ottobre 2015 contro la sedicente “buona scuola” di Renzi.
L’assemblea ribadisce la ferma opposizione di tutti coloro che realmente vivono e fanno la scuola nei confronti della L.107/15, che introduce nel nostro Paese un modello autoritario e aziendalistico di istruzione.
I Lavoratori Autoconvocati denunciano in particolare:
- – la negazione del diritto costituzionale ad una scuola pubblica, gratuita e finanziata dallo Stato, con l’ingresso delle imprese private nel finanziamento e nella gestione della vita scolastica come vogliono Renzi e la ministra Giannini;
- – il permanere di flussi sempre più consistenti di finanziamento pubblico alle scuole private, in deroga all’art. 33 della Costituzione;
- – l’estensione dell’obbligo della formazione scuola/lavoro, che fornisce manodopera gratuita alle aziende dietro il falso pretesto di facilitare l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro;
- – la riduzione degli spazi di democrazia e confronto negli organi collegiali scolastici, con l’ulteriore accentuazione del ruolo autoritario del dirigente scolastico / manager;
- – l’inefficienza crescente del sistema dell’istruzione introdotta dalle logiche del risparmio, come denuncia la recente mobilitazione del personale ausiliario in molti istituti comprensivi di Padova.
I Lavoratori della Scuola Autoconvocati, insieme agli studenti, vogliono difendere i diritti democratici della Costituzione e chiedono che il Parlamento discuta e approvi la Legge di Iniziativa Popolare “Per una buona scuola della Repubblica”, il cui testo giace tra i disegni di legge in Senato.
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.