Questo è uscito dall’assemblea studentesca UDS aperta alle componenti sindacali
Un mese insieme per salvare la scuola da Renzi
“La buona scuola”. Nasce il Coordinamento Nazionale della e per la scuola pubblica. Si lavora ad una manifestazione nazionale contro il governo entro metà maggio. Forse il 12, giorno dello sciopero dei Cobas
di redazione scuola, il manifesto11 aprile 2015
Manca ancora un mese, o poco meno, e il parlamento approverà la “buona scuola” di Renzi. Poteri ai presidi-manager, 100 mila precari assunti (un terzo di quelli esistenti) e la metà messi a fare commessi viaggiatori e tappabuchi. E molto altro. Una prospettiva che ha spinto ieri a Roma alla creazione di un “Coordinamento Nazionale della e per la scuola pubblica”. Si pensa di organizzare una manifestazione nazionale entro metà maggio, forse il 12 in coincidenza con lo sciopero indetto dai Cobas.
L’assemblea è stata indetta dall’Unione degli Studenti e ha visto la partecipazione di sindacati, precari, partiti e associazioni. Il ventaglio è ampio. C’erano Act, Autoconvocati della scuola, Cisl Scuola, Cobas, Comitato per la LIP, Coordinamento per la Scuola della Repubblica, Coordinamento Studenti Medi Emilia-Romagna, èPossibile, Fiom Cgil, FLC Cgil, Gilda, Legambiente, Libera, Link-Coordinamento Universitario, Movimento 5 Stelle, Rete della Conoscenza, Sbilanciamoci!, Sinistra Ecologia e Libertà, vari collettivi studenteschi e gruppi di lavoratori della scuola.
Insieme hanno stabilito di creare un percorso unitario “aperto non solo alle componenti della scuola, ma a tutti i soggetti. A nostro avviso il tema dell’istruzione pubblica è fondamentale per il futuro di questo Paese”.
Nell’imminenza dell’approvazione del Ddl “Buona scuola” le richieste sono lo stralcio della parte riguardante le assunzioni e “l’apertura di una reale discussione democratica nel Paese”, una riforma del diritto allo studio, la partecipazione negli organi collegiali e “la necessità di un progetto educativo non subalterno alle logiche del mercato”.
questo l’articolo di presentazione:
UDS: DOMANI UNIAMO LE FORZE CONTRO IL DDL DEL GOVERNO. LA SCUOLA E LA DEMOCRAZIA SONO NELLE NOSTRE MANI
L’Unione degli Studenti chiama a raccolta tutto il mondo della scuola e non solo a Roma, il pomeriggio di sabato 11 aprile, per una grande assemblea per valutare l’opportunità di costruire una grande manifestazione nazionale a Roma nella prima metà di maggio, contro il Ddl del Governo e per opporre delle valide alternative. L’appello all’assemblea sta già circolando online e nelle scuole. Tanti hanno già confermato la partecipazione. Tra gli altri: Maurizio Landini per la Fiom CGIL, Domenico Pantaleo per la FLC CGIL, SEL, M5S, USB, Cobas, Comitati per la LIP, Sbilanciamoci, Autoconvocati della Scuola e tante altre associazioni e collettivi studenteschi da tutta Italia. [QUI IL TESTO DELL’APPELLO]
L’assemblea si terrà a Spin Time Labs, in via Statilia 15 a partire dalle 15.30.
“Siamo rimasti inascoltati per mesi e il ddl del Governo sulla scuola rafforza le nostre critiche. Non siamo più disponibili a digerire riforme fatte dall’alto. Basta forzature democratiche!” – dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – “L’11 aprile ci vedremo a Roma per intrecciare le lotte di studenti, lavoratori e genitori, impostare un’agenda mobilitativa condivisa e, qualora risultasse necessaria, lanciare una manifestazione nazionale a Roma per la prima metà di maggio. Domani ci saranno sindacati, associazioni, collettivi, attivisti sociali, esponenti della politica e tutti coloro che vogliono contribuire realmente a costruire una riscossa democratica nel Paese a partire dal tema dell’istruzione. La manifestazione, se ci sarà, non sarà di studenti o docenti, sarà invece di tutti coloro che vogliono costruire una riscossa democratica sul tema della scuola.”
“Il Governo non ha intenzione di ascoltare le alternative messe in campo negli ultimi mesi, dalla Legge d’Iniziativa Popolare sino alle 7 priorità per un’Altra Scuola, operando inoltre una forzatura sui tempi della discussione parlamentare” – continua Lampis – “Renzi porta a termine quello che Berlusconi non era riuscito a fare: precarizzare definitivamente il corpo docente sotto l’arma della valutazione e del merito, concentrare i poteri in mano al Dirigente-manager e piegare gli obiettivi e i contenuti della formazione alle esigenze delle imprese nostrane che puntano perlopiù sulla precarietà, sulle basse competenze e sui bassi salari. Con le dichiarazioni di Poletti si completa il quadro già preoccupante di ciò che aspetterà agli studenti, visti ancora come i “bamboccioni” da mettere al lavoro, qualunque esso sia”
“Ora che anche le assunzioni sono in forse, crolla definitivamente il castello di carta di promesse costruito ad arte dal Governo” – conclude l’UdS – “Vogliamo lanciare un percorso di mobilitazione ampio e di lungo periodo, in grado di contenere anche voci diverse, unite però dall’opposizione al progetto del Governo e dalla consapevolezza che oggi, per la salute della nostra democrazia, sia necessaria una battaglia per aprire realmente il dibattito sulla scuola e costruire un pensiero su di essa frutto di un processo reale, costruito da tutti scuola dopo scuola, città dopo città. Abbiamo l’ambizione di costruire una piattaforma comune minima che parta dal contrasto al Ddl del Governo ma che individui anche delle alternative”
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.