Condividiamo in questa pagina gli atti del convegno CULTURA d’EUROPA BENE COMUNE:SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA, IL FUTURO ABITA QUI svoltosi a Bologna il 29 Novembre 2014.
Testo dell’intervento di Salvatore Settis letto da Marina Boscaino (audio)
Intervento di Nadia Urbinati (video) e intervista a Radio Città del Capo (audio)
Intervento di Marina Boscaino (video) e slide presentate (leggi): Confronto tra i sistemi di istruzione europei
Intervento di Curzio Maltese (video)
Intervento di Carlo Salmaso (video) e slide presentate (leggi): Quale buona scuola? (visita la nostra pagina slide share per leggere tutti i contenuti dell’intervento: collaboratori Miur / School bonus / cv Fusacchia / componenti Cantieri / cv Luccisano )
Gli interventi della mattina: Maurizio Matteuzzi Unibo (v. slide), Fausto Ameli Centro interculturale Zonarelli, Giovanni Cocchi Comitato di sostegno della Legge popolare per una buona Scuola per la Repubblica (v. slide), Marco Capponi Fisico Cnr
Gli interventi del pomeriggio: Greta Studenti medi autorganizzati, Andrea Bagni di Ecole; Giancarlo Cavinato Movimento Cooperazione Educativa; Anna Fedeli FLC; Danilo Lampis UDS; Silvia Lolli; avv. Corrado Mauceri, prof Avanzini, Alessandro LINK coordinamento universitario; prof. Chiari, prof Magni, Giulio Cesari, Mirko Pieralisi consigliere comunale, Giancarlo Vitali Ambrogio Comitato di sostegno della Legge popolare per una buona Scuola per la Repubblica.
MATERIALI IN CARTELLA
Legge di iniziativa popolare per una buona Scuola per la Repubblica
Confronto Lip e Buona scuola
Disegno di legge 1583
Cultura bene comune: verso un manifesto europeo
Appello all’Europa
Per la Scuola della Costituzione: 10 sì e 10 no
Carta dell’urlo della Scuola
Catastrofe italiana dei tagli di investimento sulla scuola
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: [email protected]
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.