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NOVELLA DI FINE AGOSTO

da | 26 Ago 2014 | News

NOVELLA DI FINE AGOSTO

Come vi è stato già raccontato c’era (una volta) nel Paese con “la forma di una scarpa da femmina”(vi abbiamo qualche tempo fa detto che così simpaticamente lo definiva da un ragazzino di origine cinese) un luogo tutt’ora quasi magico chiamato SCUOLA.
Sapete già che era un posto dove tutti i giorni (ma proprio tutti, escluse le domeniche) per molti mesi all’anno delle strane figure chiamate signori Maestri e signori Professori accoglievano, in spazi talvolta vecchi, angusti, scomodi ma ugualmente resi quasi incantati dalla loro maestria, altre strane figure chiamate signori Bambini e signori Ragazzi….
A Scuola, ben sapete, si imparava a leggere, a scrivere, a far di conto, ma non solo !
Si imparava, soprattutto, a diventare grandi!
Un giorno di fine estate (un’estate strana e piovosa come non si ricordava da anni!) il nuovo capo di quel Paese, una strana sorta di spiritello, non di quelli simpatici e buoni, ma troppo ridanciano e totalmente logorroico (cioè, se non ne conoscete il significato, vuol dire che parlava troppo e spesso a sproposito) ebbe una simpatica uscita : “SULLA SCUOLA VI STUPIRO’!”
I signori Maestri e i signori Professori, vessati da anni di male grazie, subito si allarmarono.
Loro, malgrado tutto, erano sempre molto attenti, fantasiosi, pronti a pulire nasini sgocciolanti, ad asciugare lacrime, ad allacciare scarpe, a fornire spiegazioni, ad inventarsi stupefacenti storie sempre nuove, a supportare adolescenti in difficoltà, a discutere con loro di ogni possibile argomento ma, anche, a ricordare che esistevano ancora splendide “virtù” quasi dimenticate: la buona educazione, il rispetto reciproco, la considerazione per gli altri, chiunque fossero,comunque fossero e da dovunque venissero ….
Già è stato scritto in una precedente novella. Ma gli antichi latini dicevano: REPETITA IUVANT (= le cose ripetute giovano).
Non erano affatto ricchi i signori Maestri e i signori Professori, ma tuttavia spesso arrivavano da casa propria portando pesanti cartelle che contenevano ogni sorta di meraviglie: magici oggetti tutti fatti di carta con la forma di parallelepipedo, i libri; penne di ogni specie; bastoncini in tutti i colori dell’arcobaleno; pacchi di carte colorate; piccoli cilindri di una strana pasta bianca appiccicaticcia (detta colla); bizzarri strumenti taglienti (detti forbici) …. tutte cose che servivano a rendere sempre più meraviglioso ed allegro quel luogo singolare chiamato Scuola.
Aiutavano in ogni modo i Bambini e i Ragazzi “meno fortunati” in quanto poveri, con problemi vari o malati; parlavano con le famiglie; organizzavano gite e passeggiate; passavano le notti e le feste a correggere compiti e a preparare lezioni più stimolanti possibile.
“Cosa faccio domani?” pensavano ….”Chissà Tizio come sta? e Sempronio cosa combinerà? Chissà se funziona la stampante? Oddio ! e… se non mandano il supplente?? E a questo che votazione diamo???”
Ma questi lodevoli sforzi erano invisi ai più: ai capi del Paese con “la forma di una scarpa da femmina”; a chi scriveva su dei curiosi grandi fogli di carta, i giornali; a chi parlava da una bizzarra scatola rettangolare, la televisione; talvolta anche agli abitanti di quello strano Paese che non aveva ancora imparato a valorizzare le proprie eccellenti risorse.
Si continuava infatti a pensare che loro fossero, anche grazie alle scorribande della strega Crisi e ai sortilegi dei folletti Tagli, dei privilegiati, spesso arroganti ed imboscati; si continuava a vociferare che fossero dei mangiapane a tradimento.
E lo stesso si pensava degli altri Lavoratori della Scuola, dai bidelli al personale d’ufficio …. Essi pure si ritrovavano in grave travaglio, nonostante l’impegno da sempre profuso. Anche loro erano la SCUOLA!
In realtà, anche proprio grazie agli sforzi dei signori Maestri e dei signori Professori che li avevano preceduti, quello strampalato Paese, dalla memoria molto corta, ottenne una Scuola aperta a tutti e di qualità; grazie anche alle sollecitazioni positive uscite dalla quella buona Scuola il Paese raggiunse la libertà e l’uguaglianza per tutti, dopo anni, forse secoli, di buio e di oscurantismo.
Orbene, il negativo spiritello logorroico e ridanciano che si divertiva a cantare a squarciagola con orde di adolescenti coi calzoni corti e un fazzoletto al collo, che girava per il Paese dando “il cinque” a chiunque incontrasse sulla sua strada (neanche fosse un ragazzino, ma di quelli un po’ idioti!!!), annunciò lo stupore!!!
Cosa mai voleva poter significare ciò?
Una qualche splendida MAGIA?
Forse più soldini a disposizione delle prodigiose Scuole?
Forse qualche lavoretto per renderle più sicure (visto che spesso cadevano a pezzi, anche sulle teste dei signori Bambini e dei signori Ragazzi)?
Forse azioni per far capire a tutti, ma proprio a tutti, che la Scuola, l’Educazione, la Cultura sono beni senza prezzo, diritti da difendere e da diffondere a qualsiasi costo?
NOOOO!!!!!
Era sua intenzione, si vociferava, di aumentare le ore di servizio dei signori Maestri e dei signori Professori, di “premiarli” in base al merito senza riconoscere quanto già facevano, di farli tornare essi pure a scuola (si dice: corso di aggiornamento) ancorché ultra cinquantenni o sessantenni, con lo stipendio bloccato da anni e la possibilità di andare in pensione (cioè di smettere di lavorare sebbene fisicamente e mentalmente esausti!) sempre più remota.
Forse lo spiritello, malgrado i suoi “cinque” e i suoi cori, non era al corrente che, per esempio, per buona parte dell’anno essi trascorrevano, più per amore che per obbligo o dovere, la maggior parte delle loro vite dentro le Scuole.
Forse ignorava anche che le loro retribuzioni, già misere, specie per gli orari aggiuntivi prestati, erano vessate da incredibili balzelli e gabelle : tecnicamente lordo Stato (!???!!!) e lordo dipendente(!!???!!).
Non spaventatevi, sono parole difficilissime ma, semplificando, vuol dire che alla fine riscuotevano (e talvolta solo se i denari c’erano!!!!) circa un terzo di quanto dovuto…… e, perennemente, in ritardo.
Praticamente un latrocinio, cioè un furto.
I signori Maestri e i signori Professori del Paese con” la forma di una scarpa da femmina” non si considerano affatto esseri straordinari; sono però consapevoli, come già narratovi , che gli scontri con la strega Crisi , i folletti Tagli ed ora pure lo spiritello ridanciano e logorroico saranno duri e difficili.
Sono anche coscienti dell’importanza dei signori Bambini affidati alle loro cure, il bene più prezioso del loro Paese; per questo hanno adottato un comandamento mai scritto : “NON TOCCARE I BAMBINI (acciocché tu abbia una lunga vita sopra La Terra) “.
Sempre per onorare l’antico detto: REPETITA IUVANT!
Per questo, per loro impegno, la SCUOLA continuerà ad essere un magico luogo, allegro ed accogliente, dove proseguiranno fruttuosi percorsi d’arricchimento, d’incontro e di conoscenza.
Malgrado megere e folletti cattivi! Nonostante spiritelli ridanciani!
Non chiederanno forzieri colmi di monete d’oro. Chiederanno : matite e colori, libri e carta, cosucce indispensabili per rendere sempre più incantata la loro SCUOLA.
Chiederanno che al loro prezioso lavoro venga restituita dignità.
E un soldino (come riferisce un vecchio assioma) per ognuno dei loro pensieri, che sono tanti, ve lo assicuro!
Chiederanno che tutti i Bambini e le Bambine nel Paese con “la forma di una scarpa da femmina”, come in ogni altro luogo della Terra abbiano, TUTTI e TUTTE, le stesse possibilità di crescere liberi e felici, col diritto ad una istruzione di qualità, ad una buona salute, all’accesso all’acqua e all’igiene, ad essere protetti da ogni forma di violenza e di sfruttamento, ad esprimere le proprie opinioni.
Visto che troppo spesso sono stati considerati egoisti, corporativi ed accentratori, i signori Maestri e i signori Professori preciseranno che tutto questo lo stanno chiedendo solo per i Signori BAMBINI e per le Signore BAMBINE …… per le signore RAGAZZE ed i signori RAGAZZI.

Del resto è proprio a loro che bisognerebbe, sempre, portare i doni!!!!
BUON INIZIO ANNO SCOLASTICO A TUTTE LE MAGICHE ED ALLEGRE SCUOLE DEL BEL PAESE!!!

Giulietta Poli- insegnante di Scuola Primaria (Maestra)

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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