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Aumento di orario e di salario, al merito

da | 14 Ott 2013 | News

LEGGE DI STABILITÀ SULLA SCUOLA: LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA?

di Lucio Ficara – 13 ottobre 2013

Secondo quanto sta emergendo nelle assemblee che i sindacati hanno organizzato nelle scuole e nel territorio le sorprese potrebbero essere numerose e importanti. Si torna a parlare di aumento dell’impegno orario.

Il silenzio assordante, del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza sui provvedimenti che riguarderanno la scuola, da inserire nella temuta legge di stabilità 2014, potrebbero essere percepiti, significativamente, come la quiete prima della tempesta…………..
…………………………………………Quali potrebbero essere i provvedimenti capaci di creare tanto trambusto?
Alcune risposte arrivano dagli stessi sindacati che in questi giorni stanno svolgendo assemblee sindacali in tutto il territorio nazionale. Da questi incontri, tra sindacati e i lavoratori della scuola, è emerso quello che potrebbe contenere la prossima legge di stabilità.

Il primo provvedimento che creerà non pochi mal di pancia, è quello dell’affossamento definitivo degli scatti di anzianità, che non rappresenteranno più il meccanismo di avanzamento stipendiale. Con l’abolizione dei gradoni di anzianità, la progressione di carriera dei docenti non sarà più garantita per tutti, ma soltanto per chi sarà disposto a lavorare di più e con risultati di qualità.

Il governo pensa di legare l’aumento di stipendio al maggior impegno di orario di servizio del docente ma anche al risultato della performance del docente.
Quanto detto si lega inevitabilmente al tentativo di fare passare, ad un anno dalla sua totale bocciatura, l’aumento dell’orario di servizio dei docenti proposto lo scorso anno dall’ex ministro Profumo. Quindi il governo tornerebbe nuovamente a proporre, in un ambito legato alla progressione di carriera, l’aumento dell’orario di servizio fino a 24 ore settimanali.

C’è un altro tema che potrebbe trovare ospitalità nella legge di stabilità, per poi diventare oggetto di discussione per il nuovo contratto: si tratta delle ferie dei docenti che parzialmente dovrebbero essere fruite anche durante le vacanze natalizie e pasquali, oltre che in luglio e agosto. Questo provvedimento dovrebbe rendere i docenti più disponibili durante la stagione estiva, per prendere parte alle attività aggiuntive all’insegnamento e di organizzazione del lavoro, senza dovere percepire una retribuzione accessoria.

In buona sostanza si stanno studiano modi per obbligare i docenti a lavorare di più, restando a scuola tutto il giorno, come fanno gli altri dipendenti pubblici. Questo è quanto emerge dal dibattito tra sindacati e lavoratori riuniti nelle varie assemblee.

Noi attendiamo dichiarazioni ufficiali da parte del ministro Carrozza e siamo curiosi di vedere la bozza della legge di stabilità, per comprendere se questo silenzio assordante su questi particolari provvedimenti rappresenti davvero la quiete prima della tempesta.

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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