Inizio 5 Cobas scuola di Padova 5 PRIVATIZZAZIONE + Organismi Geneticamente Modificati nella Scuola

PRIVATIZZAZIONE + Organismi Geneticamente Modificati nella Scuola

da | 2 Ott 2012 | Cobas scuola di Padova

Pdl APREA – GHIZZONI ovvero PRIVATIZZAZIONE + Organismi Geneticamente Modificati nella Scuola

Il 3 ottobre la Commissione Istruzione della Camera licenzierà in via definitiva inviandolo alla Commissione Istruzione del Senato un testo che prevede lo stravolgimento degli organi di governo della scuola e l’ingresso dei privati nei nostri Consigli d’Istituto. “Le Autonomie scolastiche possono ricevere contributi da fondazioni finalizzati al sostegno economico della loro attività […] e devono definire annualmente, nell’ambito della propria autonomia, gli obbiettivi di intervento e i capitoli di spesa relativi alle azioni educative cofinanziate attraverso il contributo economico ricevuto dai soggetti pubblici e privati, fondazioni, associazioni e organizzazioni non profit” Leggete con attenzione, e parlatene con i vostri colleghi, con gli studenti e i loro genitori perché in un silenzio complice si sta stravolgendo la funzione sociale della scuola pubblica italiana. Ecco cosa è stato deliberato e sarà portato all’approvazione del Parlamento: 1) Consiglio dell’Autonomia: oltre a docenti e genitori, due esponenti provenienti dalle “realtà culturali, sociali, produttive, professionali del territorio” potranno sedere nel Consiglio d’Istituto (ribattezzato Consiglio dell’autonomia) che potrà essere composto da un minimo di 9 a un massimo di 13 membri. 2) Autonomia statutaria: ogni scuola dovrà elaborare il proprio statuto che regolerà “l’istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi interni nonché le forme e le modalità di partecipazione della comunità scolastica” oltre a prevedere la possibilità con i 2/3 dei voti di modificare “lo statuto dell’istituzione scolastica, comprese le modalità di elezione, sostituzione e designazione dei propri membri.” Un vero e proprio Far West normativo dove lo Stato rinuncia addirittura a definire i contorni minimi della vita democratica della scuola italiana; si creeranno così, in modo irreparabile, scuole fortemente diversificate, finanche nelle loro forme gestionali; 3) Nucleo di autovalutazione: è un organismo completamente nuovo in cui converge tutta la follia valutativa e classificatoria che ormai da anni imperversa nel mondo della scuola (in primis INVALSI). Il suo funzionamento sarà disciplinato dal Consiglio dell’autonomia, ma su di esso la legge decide di mettere alcune rigidità, perché dovrà essere un organo centrale per il controllo di tutta la scuola, fin dentro le classi e l’attività didattica: potrà essere composto da 5 a 7 membri, designati dal Consiglio dell’autonomia su proposta del preside (gli staff di presidenza prenderanno ancora più potere dentro le nostre scuole), ma tra questi ci dovrà essere almeno un membro esterno esperto (???). Nonostante il nome, l’autovalutazione sarà ben indirizzata: il nucleo dovrà lavorare in raccordo con l’Invalsi e operare la propria valutazione sulla base “dei criteri, degli indicatori nazionali e degli altri strumenti di rilevazione forniti dall’INVALSI”; inoltre dovrà coinvolgere “gli operatori scolastici, gli studenti e le famiglie”, coinvolgimento che ricorda molto da vicino i questionari di gradimento che il MIUR sta sperimentando nei progetti in atto in alcune scuole italiane. I nuclei poi saranno affiancati da una valutazione esterna “realizzata secondo le modalità che saranno previste dallo sviluppo del sistema nazionale di valutazione”. Infine il nucleo di valutazione deve predisporre “un rapporto annuale di autovalutazione” che sarà reso pubblico in una “conferenza di rendicontazione aperta a tutte le componenti scolastiche ed ai rappresentanti degli enti locali e delle realtà sociali, economiche e culturali del territorio ”. Tutto ciò non è molto diverso dall’ultimo progetto sperimentale per la valutazione delle scuole (VaLES) che sta portando avanti il ministro Profumo. 4) Consiglio dei docenti: non cambia solo il nome, cambiano soprattutto i suoi poteri; il collegio viene sottomesso al Consiglio dell’autonomia: “Al fine di programmare le attività didattiche e di valutazione collegiale degli alunni, lo Statuto disciplina l’attività del Consiglio dei docenti e delle sue articolazioni” (commissioni, consigli di classe, dipartimenti); ma il Collegio perde anche l’autonomia didattica: infatti il POF dovrà essere redatto in base al Rapporto del nucleo di valutazione che “è assunto come parametro di riferimento per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa e del programma annuale delle attività”: il legame tra didattica, quiz, ossessione valutativa sarà ineludibile, altro che libertà di insegnamento! Non sarà più possibile fare quello che molti di noi hanno fatto in questi anni di trasformazione: chiudere la porta della nostra classe e far finta che niente stia cambiando. Ora sarà coinvolto direttamente il nostro fare scuola quotidiano che dovrà rispondere agli standard individuati dai nuclei di autovalutazione. 5) Il preside: aumenterà i propri poteri e accentrerà su di sé prerogative che prima condivideva con altri organi, in primis con il collegio docenti. Il provvedimento prevede anche un rafforzamento della regionalizzazione e una riforma degli organi nazionali di rappresentanza. Questo il commento congiunto di PD, PDL e UDC:“Con il varo della legge sull’Autonomia statutaria […] si compie un grande passo avanti per la scuola italiana dopo trent’anni di immobilismo […]. Sono i primi passi, ai quali dovranno seguirne molti altri, per far ritrovare alla scuola la fiducia nella propria forza e nel proprio ruolo nell’Italia di oggi”. La nostra generazione si è formata nella scuola della Costituzione, una scuola che, con tutti i suoi limiti, ci ha dato ieri gli strumenti critici per comprendere che oggi nel nostro Parlamento si sta affossando uno dei segmenti centrali della nostra società. Oggi denunciare questo patto scellerato è anche una responsabilità nei confronti dei nostri studenti e di tutti i cittadini: Difendiamo la SCUOLA BENE COMUNE! Partecipiamo alla giornata di lotta e mobilitazione del 12 ottobre 2012 Cobas scuola del Veneto Padova, ottobre 2012. fip

Attached documents

Cobas Veneto
Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

Categorie

Archivi

Shares
Share This