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SPENDING & INIDONEI

da | 6 Ago 2012 | Cobas scuola di Padova

SPENDING & INIDONEI

Il parlamento si dà la “ Mancia “

( 160 milioni di euro ai gruppi parlamentari)

ma licenzia 3.500 docenti inidonei

Il decreto legge sulla revisione di spesa è arrivato a tal punto blindato alla camera, che nessuna discussione è stata possibile sul testo, neanche per acquisire il parere favorevole della VII Commissione Cultura alla revisione di alcuni articoli , tra cui quello sugli insegnanti inidonei ( art 14, comma 3).

Così il testo che taglia sanità, scuola ed enti locali per miliardi di euro non offre sponde ai lavoratori e alle lavoratrici, ma con la Legge Mancia elargisce un premio di ben 160 milioni di euro ai gruppi parlamentari che hanno “ obbedito” agli ordini di scuderia.

Questo è quanto hanno appreso i docenti inidonei durante il presidio del 3 agosto, nel 12° giorno di protesta contro il licenziamento di massa degli insegnanti che per GRAVI motivi di salute non possono stare in classe, ma svolgono il loro proficuo lavoro in funzioni connesse al piano dell’offerta formativa.

I docenti, il cui risparmio previsto dalla manovra, ammonta a 38 milioni di euro, avevano fornito al governo, seguendo le indicazioni del premier Monti, la soluzione che avrebbe permesso a loro e agli insegnanti soprannumerari di rimanere al proprio posto senza sprechi di denaro pubblico e ai precari ATA di ricevere tutti i posti disponibili. Ma il governo, troppo impegnato a spartirsi l’ulteriore personale “ mancia” di 160 milioni di euro, ha ben pensato di non utilizzare i soldi dei cittadini e delle cittadine per sanare situazioni dall’ambiguo profilo costituzionale, ed ha preferito procedere a colpi di machete.

Durante il presidio ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine presenti, perché i docenti hanno inscenato una protesta proprio sotto le finestre di palazzo Chigi, mentre il senatore Stefano Pedica e il Responsabile Nazionale Mario De Luca, ambedue dell’IdV, sono intervenuti per riportare la calma.

Nonostante sia stato chiaro sin dall’inizio che né il Senato né la Camera avrebbero apportato modifiche di sorta al testo della spending review, i docenti inidonei in questi 12 giorni non hanno smesso di protestare per affermare le proprie ragioni rispetto ad un licenziamento immotivato, inutile, dispendioso, chiaramente illegittimo, di stampo autoritario.

Per questo motivo continueranno a dare battaglia, nonostante sia già stato consegnato ai sindacati, nell’incontro al MIUR del 2 agosto, il testo di conversione in legge del decreto.

Per martedì prossimo è previsto, infatti, un incontro tra i docenti inidonei e il sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Antonio Malaschini, per sostenere la necessità che nel previsto Decreto Correttivo sia inserita la revisione del provvedimento che riguarda i docenti affetti da gravi patologie.

Dopo le lettere inviate al Presidente della Repubblica e alla Presidenza del Consiglio, i Cobas hanno inoltrato, in base alle nuove disposizioni e così come concordato con i docenti, una Diffida al MIUR, agli Uffici scolastici regionali e agli Uffici scolastici provinciali :

“Si diffida il MIUR ed i suoi organi periferici, dall’adottare atti consistenti nel cambio di profilo professionale del lavoratore docente idoneo ad altri compiti, dall’adottare atti che comportano il passaggio d’ufficio ad ATA, dall’adottare atti e provvedimenti che comportano il trasferimento del lavoratore dal luogo di lavoro a cui sono oggi adibiti ad altro luogo di lavoro; da adottare atti in palese violazione anche del comma 15 dell’articolo 14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 stante la non attuazione della detta disposizione; dall’attuare atti unilaterali che comportino cambio di profilo professionale, di mansione, di luogo di lavoro senza che venga richiesto e prestato il consenso del lavoratore visto il comma 5 e 6 della legge 104/1992 e articolo 2103 CC”.

I Cobas hanno dunque già allertato il proprio studio legale e invitano le Organizzazioni Sindacali a non firmare alcun atto che sancisca il licenziamento dei docenti e la loro riassunzione come ATA con modalità poco chiare e garanzie. Continueranno a sostenere le ragioni dei docenti inidonei e li invitano a rimanere in contatto con le sedi territoriali e la sede nazionale, per avere le informazioni necessarie sulle modalità attraverso le quali continuare l’opposizione..

Roma, 3 agosto 2012

Per l’Esecutivo Nazionale

Anna Grazia Stammati

segue comunicati

COMUNICATO STAMPA

SPENDING & INIDONEI

La commissione cultura richiama il governo a rivedere il comma 13, dell’art 14 e a tener conto

delle effettive condizioni di salute e delle competenze acquisite dal personale inidoneo.

Il parere emesso dalla Commissione cultura della camera sulla questione specifica dei docenti inidonei con gravi patologie, ma anche su altre importanti questioni, come quella del sostegno e delle classi di concorso C 999 e C555, conferma ai docenti inidonei l’importanza che ha avuto il presidio da loro tenuto in piedi per 12 giorni, prima al Senato ora alla Camera.

In questi giorni tutti i parlamentari hanno potuto conoscere le problematiche relative ai docenti, inidonei e non solo, si sono incontrati con gli stessi insegnanti, hanno appreso dalla viva voce di chi, pur con gravi patologie, è rimasto in piazza per 10 ore al giorno, cosa significa essere malato, ma lavorare con entusiasmo per la scuola, anche se in altri compiti legati alla didattica.

Il parere espresso dalla VII Commissione della camera non dice molto, però invita il governo a rivedere il comma 13 dell’art 14 e parla di un’ utilizzazione del personale “tenuto conto delle condizioni di salute e delle competenze”.

Il problema è dunque rimandato alla questione di sempre: le condizioni di salute del personale, che non permettono alla stragrande maggioranza dei docenti inidonei, di potersi spostare dalla attuale sede di servizio. Così come non permetterebbe loro di svolgere proficuamente il lavoro nelle future segreterie scolastiche o nei laboratori.

I docenti inidonei non possono che ribadire quanto da loro sostenuto sin dall’inizio della propria battaglia:

– gli insegnanti inidonei lavorano quotidianamente su posti sui quali sono con regolare contratto, ma ciononostante li si vuole licenziare come docenti;

– la riassunzione nei nuovi ruoli comporterà per gli inidonei un esubero di 1.100 unità di personale, che sarà messo in mobilità una volta diventato ATA;

– il lavoro svolto dagli inidonei è funzionale all’attività didattica e si inserisce a pieno titolo come sostegno al piano dell’offerta formativa, visto che i docenti lavorano per 36 ore settimanali nelle biblioteche, nei laboratori, o nelle segreterie con funzioni di supporto al piano didattico.

Poiché il parere della Commissione incide sulle eventuali modifiche da apportare in sede di Consiglio, nel caso degli inidonei, il comma 13, art 14, gli inidonei chiedono, ancora una volta, rimanere nelle proprie funzioni nel posto di lavoro che occupano.

In ogni caso, nel decreto correttivo che il Consiglio dei Ministri dovrebbe licenziare, si potrebbe inserire il cambiamento proposto dalla commissione, anche perché vi sono le compatibilità economiche. Che queste derivino dalla proposta specifica inoltrata dai docenti inidonei, o da risparmi della Revisione di spesa, poco importa, ciò che conta è la certezza delle cifre disponibili.

I Cobas hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica e una lettera al Consiglio dei Ministri perché prendano atto della grave situazione nella quale verserebbero 3.500 docenti inidonei, che solo perché malati verranno licenziati dalla spending review, come docenti e riassunti come ATA, mettendo in mobilità 1.100 persone.

DOMANI, VENERDI’ 3 AGOSTO, IN OCCASIONE DEL

PREVISTO CONSIGLIO DEI MINISTRI

I DOCENTI INIDONEI SI SONO DATI APPUNTAMENTO ALLE

ORE 10 IN PIAZZA MONTECITORIO

Anna Grazia Stammati

( esecutivo nazionale cobas)

Roma, 2 agosto 2012

SPENDING & INIDONEI

Il testo della Revisione di spesa approda alla camera

Il presidio dei docenti inidonei si sposta in Piazza Montecitorio

Anche oggi, 1° agosto, i docenti inidonei ( docenti che per gravi motivi di salute vengono spostati nelle biblioteche e nei laboratori) hanno seguito l’iter parlamentare dell’approvazione della spending review e si sono ritrovati/e in Piazza Montecitorio, mentre il testo veniva discusso in Commissione Bilancio.

Gli insegnanti hanno incontrato rappresentanti dei vari gruppi parlamentari, cercando di chiarire il quadro generale in cui si inserisce la problematica degli inidonei che, come apparso evidente a tutti i partecipanti che si sono alternati in questi 10 giorni al presidio, non è neppure conosciuta nella sua complessità e specificità. I manifestanti durante il presidio hanno condiviso con senatori e onorevoli giudizi comuni su quanto messo in atto dal governo nei confronti del personale inidoneo, anche se ai giudizi non ha sempre corrisposto una concreta difesa delle proposte presentate.

Passato alla camera come maxi emendamento, il testo è stato blindato e si prevede il voto per lunedì 6 o martedì 7 ( o almeno così dicono). Venerdì si terrà anche un Consiglio dei Ministri, durante il cui svolgimento i docenti inidonei hanno previsto un presidio a Piazza Montecitorio per manifestare il proprio dissenso e richiedere in ogni caso che si valutino le compatibilità economiche dichiarate per far rimanere i docenti dove sono.

Dunque la mobilitazione continua sino a venerdì, insieme allo sciopero della fame che sta portando avanti Titti Mazzane, che oggi è arrivata al sesto giorno di digiuno.

Con il Consiglio dei Ministri di venerdì si passa anche alla fase successiva, nella quale si dovrà intervenire rispetto ai decreti in campo ( correttivi o applicativi che siano ), all’impugnativa degli atti, alla richiesta di permanere sul proprio posto.

Per questi motivi

VENERDI’ 3 AGOSTO

PIAZZA MONTECITORIO

ORE 10

APPUNTAMENTO PER TUTTI I COLLEGHI E LE COLLEGHE INIDONEI

PER PRESIDIARE LA PIAZZA DURANTE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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