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LETTERA-APPELLO AI PRECARI E ALLE PRECARIE DELLA SCUOLA

da | 2 Giu 2011 | Cobas scuola di Padova

LETTERA-APPELLO AI PRECARI E ALLE PRECARIE DELLA SCUOLA

Siamo coloro, uomini e donne, che negli ultimi 20 anni hanno permesso alla scuola pubblica statale del nostro paese di andare avanti, con mille sofferenze, ma di andare avanti. Col nostro lavoro si sono potute aprire le scuole ed i laboratori, le segreterie hanno potuto funzionare, i nostri/vostri figli hanno potuto trovare un/a docente in classe. Siamo i precari della scuola, da 5,10,15,20 anni sfruttati fino all’osso, non da un padrone cattivo che pensa solo ai propri profitti, ma da uno Stato “democratico” che nella sua Carta Costituzionale all’art.1 cita “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.

Bene, questo Stato avaro, governato negli ultimi 20 anni da destra, centro e sinistra, ha sperimentato sulla nostra pelle ogni forma di flessibilità lavorativa, territoriale e salariale.

Abbiamo subìto tutto questo con la speranza di raggiungere prima o poi l’Eden del contratto a tempo indeterminato, ma oggi, dopo i 40mila tagli del governo Prodi ed i primi 90mila del governo Berlusconi, decine di migliaia di precari sono stati cacciati definitivamente dalla scuola.

Tutto questo è letteralmente scomparso dal dibattito politico e sindacale, è come se tutto l’arco istituzionale avesse digerito ed espulso il taglio di risorse alla scuola pubblica con tutti i danni collaterali annessi.

Il centrodestra gongola perché la distruzione e privatizzazione della scuola è a buon punto, il centrosinistra protesta ma fino a un certo punto, “non si sa mai, se andiamo al governo ci troviamo il lavoro sporco già bello e fatto”.

Su una categoria già divisa e poco incline in questi anni a coinvolgersi nella lotta collettiva contro i tagli è stata montata ad arte la questione graduatorie, coda e pettine del tutti contro tutti.

E’ arrivato il momento di prendere coscienza che il diritto dei precari al lavoro ed al ruolo può passare solo attraverso il nostro protagonismo dal basso; cercare ancora oggi sponde sindacali e istituzionali è come chiedere la grazia al proprio boia, scegliere tra il lupo e il lupo travestito d’agnello non è una bella scelta.

Per il prossimo anno scolastico sono previsti altri 35mila tagli, la scuola pubblica subisce un’ulteriore diminuzione delle risorse, meno offerta formativa e meno tempo scuola aprono altre crepe nel diritto allo studio minando le fondamenta della Scuola Pubblica Statale.

Dopo la buona riuscita della campagna contro l’Invalsi, che ha mostrato una certa vitalità tra i lavoratori della scuola, è necessario rimettere al centro la questione tagli ed è compito dei precari/e della scuola mettere in campo una mobilitazione radicale che possa strappare il velo che rende invisibile agli occhi della società la nostra condizione e la nostra rabbia.

Facciamo appello a tutti/e i/le precari/e ed a tutte le realtà organizzate dei precari, affinché promuovano e costruiscano con noi lo sciopero degli scrutini di fine anno indetto dai Cobas Scuola, convergendo in massa il 14 e 15 di giugno al presidio che abbiamo convocato sotto il Ministero della Pubblica Istruzione a Roma.

Precari Cobas Scuola

Roma, 1 giugno 2011

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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