Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un sempre più consistente processo di colonizzazione del mondo della scuola, dagli ambiti organizzativo-amministrativi alla didattica, da parte delle tecnologie digitali proprietarie; tale processo, che ha visto una forte accelerazione durante il periodo pandemico e i successivi progetti legati al PNRR, giunge oggi al suo apice con l’introduzione di un nuovo strumento digitale nella didattica: la cosiddetta INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
Spacciata come assistente del nostro lavoro, in grado di risolvere – in un batter d’occhio e nel modo giusto – qualunque problematicità nel rapporto tra insegnamento e apprendimento, garantendo diagnosi cognitive rapide e veritiere e il cosiddetto «insegnamento personalizzato», bandiera sventolata a più non posso negli scritti ministeriali.
Questo processo ci preoccupa e ci preoccupa che venga accolto, al di là del facile entusiasmo degli addetti ai lavori, con un atteggiamento generalizzato di rassegnazione e di ineludibilità da buona parte del mondo docente.
L’Intelligenza Artificiale, macchina di calcolo statistico con funzione predittiva di proprietà privata, di intelligente non ha nulla, non genera, piuttosto riproduce sulla base degli input esterni e dei dati immagazzinati e pretende di sostituire l’umano nell’area decisionale. Ad essa dovremmo affidarci e affidare le generazioni a venire.
Ma a questo futuro anche noi ci opponiamo e diciamo
I.A. BASTA!
«I.A. BASTA» è il titolo dell’Appello che un gruppo di docenti ha pubblicato QUI e che vi invitiamo a leggere, sottoscrivere, condividere.
Così come vi invitiamo a utilizzare la mozione/opzione di minoranza nei prossimi Collegi docenti, che dovranno eventualmente modificare i PTOF, per opporsi all’introduzione dell’I.A. nella didattica e che potete scaricare QUI.
Infine, senza neppure attendere che si completi la finta sperimentazione del MIM [avviata lo scorso anno in pochissime classi con la supervisione dell’INValSI, e che utilizza il software «Esercizi guidati» di Google al posto di tutor umani] e senza che nessuno sappia quali risultati ha dato, il ministero accelera sempre di più sulla digitalizzazione e sull’introduzione dell’I.A. a scuola: ad agosto ha emanato le Linee Guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole [allegate al d.m. n. 166/2025] e qualche giorno fa Valditara ha annunciato che verranno formati docenti e alunni sull’uso di questi strumenti.
Ma i docenti che cosa pensano della progressiva digitalizzazione della didattica? La trovano utile o crea ostacoli al processo di insegnamento? E come sta modificando tempi e impegni di lavoro?
Per ridare la parola a chi la scuola la fa ogni giorno con il proprio lavoro proponiamo di compilare anche questo questionario, come strumento di raccolta (trasparente) di dati sul mondo della scuola, con utili spunti di riflessione e approfondimento.
Nota bene – Cryptpad, la piattaforma su cui è stato inserito il questionario, non fa parte dei sistemi proprietari GAFAM ma è una suite di collaborazione, crittografata e open-source, che non trasferisce dati!
Co.bas. Scuola
Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.