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un sincero amor di patria

da | 20 Mag 2025 | Cobas Scuola, Discussione, Primo piano

di Gianluca Gabrielli - CESP-Cobas Scuola di Bologna

Nelle Nuove Indicazioni nazionali, rese pubbliche dal Ministero in forma di bozza a marzo scorso, sono espressamente citati e scelti esempi di lettura infantile dall’immenso patrimonio disponibile e indicati come esemplificativi della nuova pedagogia nazionale. In particolare – e su di esso vorrei porre l’attenzione – viene indicato espressamente un racconto incluso nel libro Cuore (1886) di Edmondo De Amicis, intitolato La piccola vedetta lombarda.

La piccola vedetta lombarda
Per chi non ricordasse la storia, ecco un breve riassunto. Un mattino un ragazzo orfano si trova nello spazio conteso dagli eserciti piemontese e austriaco, durante le fasi precedenti uno scontro risorgimentale. Avvicinato da un ufficiale italiano, il ragazzo si offre di fare da vedetta salendo su un frassino e indicando la posizione delle truppe nemiche, specificando che offre il suo servizio volentieri alla parte lombarda con cui si sente solidale. Mentre segnala i primi avvistamenti cominciano a fioccare le pallottole; il ragazzo dovrebbe scendere ma si ostina a fornire tutte le indicazioni che gli erano state richieste e prima di concludere il suo compito viene colpito al polmone. Caduto a terra muore rapidamente e l’ufficiale copre il suo corpo con una bandiera italiana. Al tramonto i militari avviati alla battaglia passano a fianco del corpo ancora riverso e gli rendono omaggio con fiori e medaglie.
Nel libro Cuore questo e altri sono i racconti mensili che il personaggio del maestro Perboni legge alla classe durante l’anno e quindi costituiscono l’ossatura patriottica sia del curriculum scolastico della classe protagonista della storia che del volume.

Insieme a La piccola vedetta lombarda sono incluse come narrazioni mensili Il tamburino sardo, Il piccolo patriotta Padovano, Il piccolo scrivano Fiorentino e altri brani divenuti famosi.

Come scrivevo, Cuore è un classico della letteratura per l’infanzia, ma decisamente datato. Da alcune decine di anni è scomparso dalle raccolte di letture per la scuola, mentre rimane citato nelle storie delle letteratura, ma indirizzato a studenti di altre età e funzionale ad una lettura contestualizzata nel periodo storico in cui fu prodotta. Stupisce quindi che De Amicis e questo brano riemergano nel 2025 come esemplificativi delle letture da proporre nelle nuove classi seconde della scuola primaria. Come mai questa netta inversione di marcia e come mai proprio questo brano del libro Cuore?

“Che la scuola torni a preoccuparsi della formazione di un sincero amor di patria”[1] Partiamo dalle motivazioni più esplicite e argomentate. Loredana Perla, ordinaria di Didattica e pedagogia speciale nonché presidente della Commissione che si occupa delle Nuove Indicazioni nazionali, ama particolarmente il libro Cuore e lo ritiene fondamentale per trasmettere l’afflato di una nuova pedagogia patriottica alle giovani generazioni. Lo ha argomentato estesamente nella parte da lei curata del breve libro Insegnare l’Italia (2023), scritto insieme a Galli della Loggia, volume che ha preannunciato la nascita della Commissione per le Nuove indicazioni. Perla e Galli della Loggia sostengono che la nuova scuola debba puntare a formare nelle giovani generazioni “un sincero amor di patria” e debba farlo “adottando un approccio didattico di tipo multidisciplinare fondato proprio sulla categoria della identità” nazionale.[2] In particolare ciò si renderebbe necessario “tenendo presente un dato specifico del nostro tempo, ovverosia la condizione di terra d’immigrazione a cui l’Italia si sta avviando”. [3] Galli della Loggia non si nasconde un problema connesso a questo approccio, se sia cioè “lecita l’acculturazione forzata all’italianità che in qualche modo verrebbe così imposta”, ma il dubbio viene presto accantonato ricordando come gli stessi immigrati italiani negli Stati Uniti furono oggetto di simili forzature pedagogico nazionaliste.

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Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto

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