Inizio 5 Cesp 5 CONSOLIAMOCI con Squid Game

CONSOLIAMOCI con Squid Game

da | 21 Dic 2024 | Cesp, Discussione, Materiali, Senza categoria, Webpress

di Beppi Zambon

E’ risaputo che il cinema è la fabbrica dei sogni: di come nello scuro della sala ciascun3 – più o meno – si cala nella parte e diventa coprotagonista della storia che scorre sullo schermo.
Su questo si sono scritti montagne di saggi e un mare di libri, compreso su quanto i messaggi subliminari, sperimentati in svariate pellicole, siano in grado di influenzare le scelte degli umani che li hanno inconsciamente ricevuti.
Altrettanto si può affermere sul mezzo telivisivo e sulle trasmissioni da esso propalate. Si può tranquillamente affermare – senza scomodare illustri3 semiolog3 e semiotic3 – che i “media” plasmano l’umanità ad immagine e somiglianza di chi ne governa i contenuti (e li possiede).
Quanto importante siano le produzioni, la diffusione, il controllo, la critica, la destrutturazione dei contenuti, di quello che ci viene propinato quotidianamente e che noi acconsentiamo ci venga inoculato, viene da se. E quanto infinitamente debole sia la capacità/possibilità degli insegnant3 (e in generale della scuola) di trasmettere strumentie valori diversi o divergenti da quelli dei “media” è un corollario evidente.
Ovviamente nel flusso ormai perpetuo di trasmissioni di messaggi – con tutti vari “media” – se ne insinuano alcuni perturbanti la monotonia del rumore di fondo: sono quelli in cui noi, che ci consideriamo esenti dalla modificazione indotta, ci riconosciamo e, quindi, siamo sospinti a considerare che in fondo si trasmette (e se si cerca) anche qualcosa di buono: c’è qualcosa da salvare.
Come lo può essere “Squid Game”, come lo è stato il “Bella ciao” della pluriserie “La Casa di Carta”, dove i nostri eroi ce l’hanno fatta in barba al dominio dei potenti. Come queste anche molte altre serie, nonchè molti, molti film …..
ma un dubbio feroce e atroce presto ci attanaglia: non è che così facedo pasturano la nostra passività ed impotenza verso tutto quello che ci sta accadendo?!? Ridott3 a spettator3 pagant3 e appagat3..

Postiamo qui di seguito uno stralcio di una recensione di Mario Sesti (MicroMegaa.net) e di un’analisi di Salvatore Cingari (roars.it)

“Però è vero che in questa serie, dominata da colori, tessuti e design dall’aria tarocca asiatica, la sindrome da reality a eliminazione (il virus che ha infettato la televisione dal Grande Fratello in poi), è portata a una brutalità simbolica che si fonde in modo piuttosto geniale con la rabbia del conflitto di classe e l’odio per il capitalismo predatorio (come viene chiamato in inglese) che agita un pianeta di condizioni sempre più ineguali.”
leggi tutto qui

“La vita sociale diventa quindi il teatro di una spasmodica corsa alla perfor-
mance: una società della prestazione (Chicchi-Simone 2017) i cui tratti erano
stati anticipati e denunciati da Herbert Marcuse in Eros e civiltà (1955) e oggi
tornano di grande attualità con gli studi sulle conseguenze psico-patologiche
del dilagare di misurazioni e valutazioni con cui le persone sono chiamate a
svolgere un perenne rendiconto di se stesse (Dardot e Laval 2013).”
leggi tutto qui

Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

Categorie

Archivi

Shares
Share This