Inizio 5 Cesp 5 “Più libri, più liberi” premia il CESP e la Casa di Reclusione di Aversa

“Più libri, più liberi” premia il CESP e la Casa di Reclusione di Aversa

da | 9 Dic 2024 | Cesp, News

di Anna Grazia Stammati - CESP *

La rassegna “Più libri più liberi” premia il CESP-Rete delle scuole ristrette e la Casa di reclusione di Aversa

Venerdì 5 dicembre si è svolta, a Roma, la premiazione del CESP- Rete delle scuole ristrette (per il progetto Biblioteche Innovative) e della Casa di Reclusione di Aversa, nell’ambito della rassegna “Più libri, più liberi” (la Fiera della media e piccola editoria che si tiene ogni anno presso “La Nuvola”, il Centro Congressi realizzato dall’architetto Fuksas).  La Menzione speciale è stata consegnata alla Casa di reclusione di Aversa per essersi resa disponibile, prima ad accogliere il seminario Istruzione e Cultura in carcere: Le Biblioteche nei circuiti penitenziari, che si è svolto (con la collaborazione della Biblioteca- Libreria sociale “il Dono”, del professor Fortunato Allegro) l’11 ottobre scorso; poi a dare seguito a quanto emerso dalla giornata seminariale del CESP-Rete  delle scuole ristrette, con la presentazione del progetto Biblioteche Innovative, curato da Luisa Marquardt Cattedra Biblioteconomia e Bibliografia Università Roma Tre  e Anna Grazia Stammati, Presidente CESP. La giuria che ha consegnato la menzione speciale era composta, tra gli altri, dallo scrittore Filippo La Porta (saggista e giornalista), Giuliana Marazi (Associazione Editori Italiani), Francesca Vannucchi (Primo Tecnologo presso la Direzione Centrale per la Comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti dell’Istat).

Insieme a quello del  CESP e a quello del “Dono” ci sono stati anche altri interessanti interventi sul carcere, anche se le progettualità presentate erano più legate a iniziative singole realtà e a esperienze di percorsi legati alla lettura, mentre Biblioteche innovative in carcere è, innanzitutto, un progetto di Rete che coinvolge numerosi docenti dei percorsi di istruzione in carcere.

Qualche giorno prima (il 27 novembre scorso) si è tenuta a Grosseto, presso  la Biblioteca Chelliana della città, un’altra iniziativa sullo stesso tema “Le biblioteche innovative in carcere – Adotta uno scrittore”, per presentare alla cittadinanza quanto si sta  svolgendo nella Casa circondariale dal febbraio scorso. L’incontro è stato promosso dalla Società Dante Alighieri hanno, hanno aderito la Provincia e il Comune di Grosseto, con la presenza dell’Assessorato alla cultura, dell’AIB Toscana, della Fondazione Polo universitario Grossetano, le quali, a vario titolo, hanno manifestato la volontà di seguire il percorso che ha portato anche la casa Circondariale di Grosseto ad aderire al progetto.  La realizzazione di biblioteche innovative in carcere, prevede, infatti, il collegamento in rete con le altre biblioteche del territorio, le Scuole e le Università degli Studi, strutturate in modo da diventare dei veri e propri poli culturali, offrendo la possibilità di formare e retribuire detenute e detenuti, impiegati come addetti alla biblioteca di istituto.

Al momento hanno realizzato il percorso più città, Saluzzo, Grosseto, Massa Marittima, Livorno, Gorgona, Roma, Aversa, Giarre, realtà convinte della finalità concreta, ovvero l’assunzione dei detenuti, con regolare contratto (seppur sottoposto ad un taglio remunerativo di circa 1/3 rispetto ai contratti nazionali di categoria), durante la detenzione e una occupazione una volta fuori dal carcere come “operatori di biblioteca”.

In entrambe le iniziative il CESP ha anticipato l’invito al seminario che si terrà a febbraio a Rebibbia (in data da concordare con l’Amministrazione) per presentare la “Guida ragionata al Fondo Flick”, con premessa del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick. Il Presidente, infatti,  venuto a conoscenza del lavoro sulle biblioteche in carcere dei corsisti detenuti, ha donato circa mille volumi della sua biblioteca personale e gli studenti impegnati nel corso hanno inventariato, classificato, collocato i volumi in una delle biblioteche di sezione e ne hanno redatto una guida ragionata insieme ad una tirocinante dell’Università di Roma Tre e ad un giovane avvocato dello studio Flick.

*Anna Grazia Stammati  Presidente CESP
anche su TdS

Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

Categorie

Archivi

Shares
Share This