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La consultoria occupata a rischio sgombero. Manifestiamo!

da | 15 Nov 2024 | Appuntamenti, Primo piano

da Non Una di meno di Padova

Riceviamo e pubblichiamo.


*** La Consultoria di Non Una di Meno (stabile occupato dallo scorso 8 marzo e di proprietà dell’ATER) è a rischio sgombero, pertanto il luogo di ritrovo e il percorso potrebbero subire delle variazioni; per questo è utile tenere d’occhio le pagine social indicate di seguito ***

 

Qui l’evento FB: https://www.facebook.com/events/445021238290618/ 

Instagram: https://www.instagram.com/p/DCWQTI4ItHY/?img_index=1

Mail: nudm.padova@gmail.com

 

🔥Sono 104 le donne, trans, lesbiche, uccise nel 2024 (dati Osservatorio del 08.11.24).

In ognuno di questi casi la morte è stata indotta dalla violenza di genere ed etero cis-patriarcale. Nell’83% dei casi il colpevole è un marito, ex marito, figlio, conoscente della persona uccisa, come segnala l’Osservatorio su femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una di Meno.📢A un anno dalle mobilitazioni transfemministe seguite al femminicidio di Giulia Cecchettin, le risposte istituzionali sono state insufficienti o inadeguate: i Cav (centri antiviolenza) continuano ad essere definanziati, i Consultori ormai svuotati del loro ruolo di prossimità territoriale e l’educazione sessuale e affettiva non è ancora strutturale ai percorsi di formazione.

Il governo e i partiti che lo compongono, Lega e FdI, stanno portando avanti politiche contro le donne e le libere soggettività: ne sono un esempio l’emendamento al PNRR che rafforza la presenza delle associazioni “pro-vita” nei Consultori; la risoluzione Sasso contro l’educazione sessuale nelle scuole; la persecuzione della GPA come reato universale. Il ddl sicurezza inoltre inasprisce la repressione nei confronti di chi manifesta il suo dissenso, prevedendo fino a 2 anni di reclusione.➡️Aumentano esponenzialmente le spese militari, che nel 2024 ammontano a ben 29 miliardi di euro, rendendo di fatto l’Italia come tutti i paesi occidentali, complice nel genocidio del popolo palestinese e delle guerre esponenzialmente in aumento.

Mentre la retorica del governo Meloni parla di famiglie e natalità, nella pratica questo governo ha tagliato i posti negli asili nido, ha raddoppiato l’Iva su prodotti per l’infanzia e assorbenti, ha tagliato tutte le forme di sostegno al reddito.➡️I tagli alla sanità ci consegnano un quadro disastroso, in cui l’accesso alle cure e il diritto alla salute è fortemente compromesso.

Nella città di Padova i consultori rimasti versano in condizioni di definanziamento e sono di fatto svuotati nel loro ruolo di luoghi di prevenzione e informazione sulla salute e i diritti riproduttivi.Per questo l’8 marzo, come Non una di Meno Padova, abbiamo ri-aperto l’ex Consultorio di via Salerno 1, attivando una Consultoria femminista.

Attraverso gli sportelli di primo ascolto psicologico e all’accesso all’IVG, i cerchi di parola su consenso, sessualità e salute, i momenti di socialità, e diversi laboratori di autodifesa e corporei, la Consultoria è stata un presidio transfemminista contro la violenza di genere.🪧Vogliamo continuare a portare avanti azioni concrete di contrasto e prevenzione della violenza di genere e per questo difendiamo lo spazio della Consultoria.Ci mobilitiamo a Padova il 25 Novembre in un corteo cittadino che attraverserà le strade della città: ci vogliamo viv3 e liber3 e soprattutto non lasceremo sola nessuna contro la violenza di genere e patriarcale!CI VEDIAMO LUNEDì 25 NOVEMBRE IN PIAZZA PORTELLO ALLE ORE 18!


Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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