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Ho problemi anche più seri con la “Patria

da | 24 Ago 2024 | Osservatorio contro la guerra, Webpress

lettera di Barbara Diolaiti

Barbara Diolaiti ha scritto questa lettera sul suo profilo Facebook, ripresa da Estense.com. Vi invitiamo a leggerla:

Egregio Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara,

le Sue linee guida per la materia trasversale Educazione Civica invitano a promuovere «l’appartenenza alla comunità nazionale definita Patria», «l’educazione finanziaria e assicurativa», «la cultura d’impresa». Il neoliberismo applicato all’Educazione Civica sdogana così in via definitiva l’idea della competizione in solitaria di ciascuna/o a scopo di profitto. Per me, esattamente il contrario del concetto di “Educazione Civica”.

Le confesso che ho problemi anche più seri con la “Patria”. So – li ho ascoltati nei programmi televisivi e letti sui giornali- che anche rappresentanti autorevoli della Sinistra, pur dichiarandosi in dissenso con quelle linee guida, continuano a sostenere che il problema non è la “Patria” in sé – “che, ci mancherebbe, siamo tutti patriottici”- ma la deriva nazionalista che può produrre.

Ho, invece, problemi anche con la “Patria” in sé. Molto tempo fa, all’esame di Maturità, scelsi una traccia che mi consentì di spiegarne i motivi. Scrissi che tutte le “Patrie” sono nate da guerre e violenze, da profitti per i produttori di armi e da fame e morte per la povera gente; scrissi che avrei voluto l’eliminazione di tutte le frontiere politiche, che mi sentivo cittadina del mondo e non di un solo Paese. Sono trascorsi 41 anni da allora, ma non ho cambiato idea. Non posso nemmeno pensare di insegnare alle mie alunne e ai miei alunni l’amore per una, qualsiasi, sola “Patria”. Sarebbe disonesto e non rispettoso né di loro né della Storia né di me stessa. E quindi non lo farò.”

Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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