Inizio 5 Webpress 5 “Vietato passare”, la sfida quotidiana dei migranti in transito respinti alla frontiera di Ventimiglia.

“Vietato passare”, la sfida quotidiana dei migranti in transito respinti alla frontiera di Ventimiglia.

da | 4 Ago 2023 | Webpress

Il video-reportage di Medici Senza Frontiere, da "Il Fatto Quotidiano"
 

Per centinaia di adulti e bambini in transito a Ventimiglia è impossibile attraversare la frontiera franco-italiana. Sono spesso persone in condizioni estremamente vulnerabili che, dopo essere fuggite dal proprio paese e aver affrontato viaggi pericolosi, si trovano bloccate e respinte sistematicamente dalla polizia francese, esposte a violenze e abusi. In questo limbo, vivono sul territorio italiano in condizioni drammatiche e senza accesso ai servizi di base. In mesi di lavoro a questa frontiera per fornire assistenza medica, i team di Medici Senza Frontiere hanno raccolto dati e testimonianze che sono stati pubblicati in un rapporto e in un documentario.

Video di Medici Senza Frontiere

 

 

Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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