Inizio 5 Webpress 5 Pfas in Veneto, in aula l’accusa del dirigente dell’Iss: “Lo studio sui tumori bloccato dalla politica. Accordo pronto ma mai firmato”

Pfas in Veneto, in aula l’accusa del dirigente dell’Iss: “Lo studio sui tumori bloccato dalla politica. Accordo pronto ma mai firmato”

da | 2 Lug 2023 | Webpress

Da "Il Fatto quotidiano". Articolo di Giuseppe Pietrobelli | 1 Luglio 2023

La rivelazione è stata fatta da Pietro Comba, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità, nonché consulente dei pubblici ministeri vicentini. Davanti alla Corte d’assise ha esibito un documento imbarazzante, un “accordo di collaborazione per l’esecuzione del programma di ricerca” elaborato da Iss e Regione Veneto. Prevedeva un’indagine epidemiologica della durata di tre anni sulla popolazione delle aree colpite del Veneto per monitorare le condizioni sanitarie degli abitanti (in termini epidemiologici) e per cercare eventuali correlazioni (retrospettive) tra l’assunzione dei Pfas e l’insorgere di patologie gravi come i tumori.

La prova è piombata sul processo che ormai si avvia alla conclusione della fase istruttoria. Comba ha spiegato che i tecnici sia dell’Iss e della Regione erano d’accordo sullo studio epidemiologico che invece non è mai stato avviato per una decisione “della parte politica”. Comba non ha indicato se la scelta politica e non dirigenziale sia stata presa dalla Regione Veneto, dal ministero della Sanità o da entrambi gli organismi pubblici. Il documento è però eloquente: è stato redatto su carta intestata della Regione, con l’indicazione della decima legislatura (2015-2020). Ilfattoquotidiano.it ha chiesto spiegazioni alla Regione, ma al momento della pubblicazione dell’articolo non è ancora arrivata.

Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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