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ODE PER GIUSEPPE E LORENZO

da | 19 Feb 2022 | Materiali

ODE PER GIUSEPPE E LORENZO

di Giulietta Poli, docente in pensione

C’era una volta un paese assurdo dove morire sul lavoro
Era a molti del tutto ignoro.
Ma quando di lavoro muoiono due studenti ragazzini
Dobbiamo ancora parlare di assassini.
Speravano in un futuro i due ragazzi
E non erano certo due pupazzi.
Morti per l’alternanza scuola lavoro
Una demente scelta malgrado loro
Fatta dal Ministero.. dalla Confindustria
Certo non era una cosa giusta
Scusateci Giuseppe e Lorenzo
Per non aver capito che la vita vostra non aveva prezzo.
Che il vostro futuro spezzato
Non è stato sufficientemente amato
Lo sfruttamento è una cosa orrenda
Lo è sempre stata e accade in un’azienda
Le lacrime scendono…calde… pesanti
A ricordarvi oggi siamo in tanti
Tanti ragazzi in vostro nome hanno protestato
Ancorché senza conoscervi vi hanno amato
E gridavano: Giuseppe… Lorenzo siete insieme a noi
Siamo contro tutti gli avvoltoi

Dolci ragazzi a cui è stata strappata la speranza
Il nostro sgomento non sarà mai abbastanza

Volate alto —- che la terra vi sia lieve
Come una soffice coperta di neve.

Padova 18/2/2022

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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