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Censura e Sciopero al Liceo Artistico “Selvatico” di Padova

da | 25 Apr 2025 | Senza categoria

di redazione

Ieri si è tenuto uno sciopero studentesco al Liceo Artistico ‘Pietro Selvatico’ di Padova, motivato dal volantino che trovate in calce a questo articolo. Lo sciopero ha avuto un’ altissima adesione, la cronaca locale recita che vi abbiano partecipato oltre 500 studenti, nel mentre si è tenuto anche un incontro con la dirigente che non sortito effetti concreti.

L’avvenimento più recente riguarda il Giornalino Scolastico “Wild Times”, uno spazio autogestito nato per favorire il confronto diretto e l’espressione libera del corpo studentesco.

Nel riportare alcuni dialoghi tratti da interviste, si è scelto di utilizzare la schwa (ə) per riferirsi a persone di identità non binaria. La risposta della preside? Un’immediata censura!

È inaccettabile che un progetto di comunicazione orizzontale come Wild Times, nato dal bisogno di espressione autentica e indipendente, venga ostacolato da imposizioni autoritarie. Tanto più se consideriamo che non si tratta di una comunicazione ufficiale della scuola, ma di un’iniziativa autonoma, che trova ora un ulteriore ostacolo nell’eco della censura ideologica promossa dal ministro Valditara, che ha già vietato l’uso della schwa nei documenti istituzionali.

Wild Times è un potente strumento di comunicazione orizzontale, nato dalla necessità di esprimerci in modo autentico e non filtrato. È la voce del mondo studentesco che anima il Selvatico, una cassa di risonanza per istanze spesso ignorate. Il fatto che la preside si senta in diritto di intervenire sulla forma dei nostri testi — consapevoli del valore politico e sovversivo delle parole che scegliamo — è vergognoso, e rivela con chiarezza la natura autoritaria e verticale del rapporto che intende instaurare con noi.

Questi episodi non sono eccezioni, ma esempi lampanti delle dinamiche quotidiane che viviamo. Non abbiamo intenzione di abbassare la testa, né ora né mai: non accetteremo che le nostre voci vengano silenziate o che le nostre istanze vengano rese invisibili.

La scuola che vogliamo e di cui abbiamo bisogno è un’altra: non è la scuola della repressione, della censura o dell’autoritarismo. Vogliamo un sapere che nasca dal basso, una scuola orizzontale, accessibile, critica e in costante evoluzione. Vogliamo una scuola veramente fatta per noi, e continueremo ad attivarci collettivamente per costruirla!

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qui un video dalla cronaca locale

Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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