Riceviamo e pubblichiamo.
*** La Consultoria di Non Una di Meno (stabile occupato dallo scorso 8 marzo e di proprietà dell’ATER) è a rischio sgombero, pertanto il luogo di ritrovo e il percorso potrebbero subire delle variazioni; per questo è utile tenere d’occhio le pagine social indicate di seguito ***
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In ognuno di questi casi la morte è stata indotta dalla violenza di genere ed etero cis-patriarcale. Nell’83% dei casi il colpevole è un marito, ex marito, figlio, conoscente della persona uccisa, come segnala l’Osservatorio su femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una di Meno.A un anno dalle mobilitazioni transfemministe seguite al femminicidio di Giulia Cecchettin, le risposte istituzionali sono state insufficienti o inadeguate: i Cav (centri antiviolenza) continuano ad essere definanziati, i Consultori ormai svuotati del loro ruolo di prossimità territoriale e l’educazione sessuale e affettiva non è ancora strutturale ai percorsi di formazione.
Il governo e i partiti che lo compongono, Lega e FdI, stanno portando avanti politiche contro le donne e le libere soggettività: ne sono un esempio l’emendamento al PNRR che rafforza la presenza delle associazioni “pro-vita” nei Consultori; la risoluzione Sasso contro l’educazione sessuale nelle scuole; la persecuzione della GPA come reato universale. Il ddl sicurezza inoltre inasprisce la repressione nei confronti di chi manifesta il suo dissenso, prevedendo fino a 2 anni di reclusione.Aumentano esponenzialmente le spese militari, che nel 2024 ammontano a ben 29 miliardi di euro, rendendo di fatto l’Italia come tutti i paesi occidentali, complice nel genocidio del popolo palestinese e delle guerre esponenzialmente in aumento.
Mentre la retorica del governo Meloni parla di famiglie e natalità, nella pratica questo governo ha tagliato i posti negli asili nido, ha raddoppiato l’Iva su prodotti per l’infanzia e assorbenti, ha tagliato tutte le forme di sostegno al reddito.I tagli alla sanità ci consegnano un quadro disastroso, in cui l’accesso alle cure e il diritto alla salute è fortemente compromesso.
Nella città di Padova i consultori rimasti versano in condizioni di definanziamento e sono di fatto svuotati nel loro ruolo di luoghi di prevenzione e informazione sulla salute e i diritti riproduttivi.Per questo l’8 marzo, come Non una di Meno Padova, abbiamo ri-aperto l’ex Consultorio di via Salerno 1, attivando una Consultoria femminista.
Attraverso gli sportelli di primo ascolto psicologico e all’accesso all’IVG, i cerchi di parola su consenso, sessualità e salute, i momenti di socialità, e diversi laboratori di autodifesa e corporei, la Consultoria è stata un presidio transfemminista contro la violenza di genere.Vogliamo continuare a portare avanti azioni concrete di contrasto e prevenzione della violenza di genere e per questo difendiamo lo spazio della Consultoria.Ci mobilitiamo a Padova il 25 Novembre in un corteo cittadino che attraverserà le strade della città: ci vogliamo viv3 e liber3 e soprattutto non lasceremo sola nessuna contro la violenza di genere e patriarcale!CI VEDIAMO LUNEDì 25 NOVEMBRE IN PIAZZA PORTELLO ALLE ORE 18!