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SOSTEGNO: professionisti non tappabuchi

da | 11 Apr 2024 | Discussione, Proposte

di Specializzandə (VIII Ciclo)

Riportiamo qui di seguito uno stralcio della comunicazione/invito/appelo che gli specializzand* sul sostegno hanno inviato alle OOSS, agli organi istituzionali competenti, alla stampa.
Non possiamo che dichiararci d’accordo, tenendo presente che in linea di principio la Corte di Giustizia Europea con sentenza del novembre 2014 ha dichiarato che ciscun insegnante (dipendente pubblico) incaricato (assunto a tempo determinato) per 3 anni di seguito nella stessa funzione ha diritto alla stabilizzazione. E che l’Italia – a 10 anni di distanza – è inadempienete.

“Per quanto riguarda la nostra formazione, ogni anno il Ministero dell’Istruzione chiede alle Università di formare un certo numero di docenti specializzati per le attività di sostegno. Si accede tramite selezione pubblica: test preselettivo, prova scritta e prova orale.  Superata questa triplice selezione, ogni specializzandə è tenuto ad affrontare una spesa in tasse che varia, in base all’Università, tra 2.700,00 € e 4.000,00 €, esclusi vitto, alloggio, trasporti.  Questa formazione, focalizzata sullo sviluppo di competenze specifiche nell’educazione e didattica per l’inclusione di tutti gli studenti e le studentesse, è il risultato di un impegno intenso e profondo, sostenuto da selezioni rigorose e prove in itinere volte a garantire l’eccellenza dei futuri docenti in questo settore. Infatti, il percorso prevede circa 10 mesi di formazione intensiva  e si articola in insegnamenti trasversali, laboratori professionalizzanti, tirocinio diretto ed indiretto, corsi sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, concludendosi con la produzione di un elaborato finale, di una relazione sull’esperienza di tirocinio, di un’Unità didattica di Apprendimento (UdA) e di un contenuto digitale relativo all’UdA. La decisione di dedicarci a questa specializzazione, nonostante i sacrifici e l’impegno, nasce dalla consapevolezza della pressante necessità di docentə preparati a supportare adeguatamente gli alunni con disabilità. L’assurdo è che dopo una formazione altamente professionalizzante, queste risorse formate su richiesta del Ministero, vengano fatte rimanere precarie dal Ministero stesso.

Fino all’anno scorso, infatti, il Governo ha provveduto a rinnovare annualmente il doppio canale di reclutamento (introdotto dall.art 59 del Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73) che prevedeva l’accesso al ruolo tramite concorso ordinario oppure chiamata diretta da 1a Fascia GPS (graduatorie provinciali per le supplenze). In questo modo, molti specializzati riuscivano ad essere chiamati subito dalle graduatorie provinciali per l’inizio dell’anno di prova, al superamento del quale era garantita l’immissione in ruolo a tempo indeterminato come docenti di sostegno. 

Quest’anno la recente approvazione del Decreto Milleproroghe non ha previsto il rinnovo del reclutamento diretto da 1a Fascia GPS. Pertanto, a causa della mancata proroga del c.d. art. 59, si torna nel limbo del precariato che, per le alunne e gli alunni con disabilità significa non avere riferimenti chiari e duraturi.”

qui il testo completo:

Pubblicato da: Redazione
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