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La retorica della guerra. Ieri e oggi.

da | 15 Mag 2023 | Cesp, Cesp Padova, Discussione, Primo piano, Proposte

La retorica della guerra. Ieri e oggi.

La guerra in Ucraina è impantanata in una feroce contrapposizione che sembra senza sbocchi nel breve periodo. Gli interessi profondi che si nascondono dietro il paravento dei confini naturali, storici o etnici, talvolta, sbucano da brevi comunicazioni che appaiono principalmente sui giornali finanziari internazionali. Solo Papa Francesco, poco ascoltato, la chiama col suo vero nome di Terza Guerra Mondiale, per, appunto, le implicazioni relative agli equilibri, sfere di influenza, di interesse che essa sottende.
In tutto ciò l’Italia e l’Europa è stata trascinata controvoglia, non per spirito pacifista o in ossequio alla costituzione, bensì per gli interessi economico-commerciali esistenti con l’Ucraina e ancor di più con la Russia. Gli impegni militari dentro la NATO hanno fatto il resto, tanto da riportare in 2 anni l’Italia e l’Unione Europea ad essere imbrigliata e dipendente economicamente, quasi come nel dopo guerra novecentesco dagli USA.
Di qui una incessante e battente propaganda e retorica sulla necessità di partecipare, armare e sostenere militarmente l’Ucraina che ha fatto schizzare le spese dello Stato per la guerra e quanto è connesso ad essa, a scapito delle spese sociali, del prosciugamento del reddito dei cittadini e delle famiglie italiane ed europee.
Di qui discende e continua una perdurante distorsione delle informazioni, delle notizie. Un’oscuramento di quanto avviene nei paesi belligeranti contro la guerra, di quanto viene prodotto dalle associazioni sociali a sostegno delle popolazioni civili, di quanto venga fatto per un effettivo percorso di pace. Nulla di buono, di proficuo per lo star bene sociale si intravede a breve, mentre già si nota l’ombra degli avvoltoi che si aggirano attorno al tavolo da imbandire per la ricostruzione postbellica.

Questo libro di Paolo De Marchi, pubblicato dal CESP, è incentrato sulla retorica e sulla propaganda a favore di quella che sarà [è stata] la I Guerra Mondiale, analizzata attraverso IL GAZZETTINO, l’unico social media di allora nei nostri territori, può essere – ora – un valido strumento per preparare le classi V su di un possibile argomento del tema del Esame di Stato e nel prossimo anno scolastico come argomento di discussione-formazione all’interno di incontri di classe o con pluriclassi.

Paolo De Marchi (ex insegnante) è disponibile e può essere contattato direttamente per accordi  attraverso la sua email personale: [email protected]

Pubblicato da: Giuseppe Zambon

Presidente Cesp Veneto

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