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SCIOPERO GENERALE IL 2 DICEMBRE. AUMENTI SALARIALI ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTI

da | 19 Nov 2022 | Cobas scuola di Padova

CONTRATTO: AUMENTI SALARIALI ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTI

SCIOPERO GENERALE IL 2 DICEMBRE


di Cobas della scuola

Dal maggio 1990 all’ agosto 2022 un docente della scuola superiore con 20 anni di servizio aveva perso il 29,6% di potere d’acquisto, un collaboratore scolastico il 31%, un assistente amministrativo o tecnico il 32,4%! Sono dati che abbiamo ricavato confrontando l’indice Istat Inflazione Famiglie Operai Impiegati con la retribuzione annua lorda, comprensiva di RPD o CIA, prevista dal CCNL 2016-2018.
In base ai dati OCSE del 2021 i docenti italiani percepiscono circa il 20% in meno della media dei paesi OCSE, con retribuzioni inferiori anche ai colleghi della Colombia, del Costa Rica, della Grecia o dell’Ungheria.
Il recente rinnovo parziale della parte economica del CCNL 2019-21 prevede incrementi stipendiali tabellari che vanno per il personale con 20 anni di servizio, dai 56 euro lordi (41 netti circa in base all’elaborazione di D. Mazzotti del MEF) per i collaboratori scolastici ai 65 euro lordi (48 netti circa) per assistenti amministrativi e tecnici, ai 77 euro lordi (circa 66 netti) dei docenti delle superiori! Inoltre, tali aumenti assorbono l’indennità di vacanza contrattuale che il personale già percepisce dal 2019.
E’ evidente che si tratta di aumenti assolutamente insufficienti per recuperare la perdita di salario reale e per fronteggiare un’inflazione ormai al 12%. Infatti, applicando lo stesso metodo alle nuove retribuzioni, un docente delle superiori con 20 anni di servizio perde comunque il 26,5% di potere d’acquisto, un collaboratore scolastico il 27,9% e un assistente amministrativo o tecnico il 28,5%.

Si tratta di una prima sequenza contrattuale che riguarda solo la parte economica, che comunque dovrà essere completata con ulteriori accordi economici e con la parte normativa (che spesso è stata peggiorativa). Nell’accordo politico del 10 novembre e nella dichiarazione congiunta dell’11/11 il Governo si è impegnato a individuare ulteriori 100 milioni di euro con decreto legge e a cercare di stanziare ulteriori risorse con la legge di bilancio. Ma anche questi ipotetici fondi non copriranno la perdita di potere d’acquisto. E’ paradossale che a novembre 2022 si firmi solo la prima sequenza di un CCNL che riguarda il periodo che va dal 2019 al 2021! Si tratta di un contratto che è già scaduto e che è solo il quarto CCNL con aumenti stipendiali per i lavoratori della scuola degli ultimi 22 anni!

I Cobas scuola ritengono che sia necessario un investimento straordinario per recuperare il potere d’acquisto perso, per fronteggiare l’inflazione stabilmente a due cifre e per ridurre significativamente il gap con gli stipendi europei. Non solo, ma si tratta di un’inflazione che non è dovuta al potere contrattuale dei lavoratori (non è un ‘inflazione “da costi” per usare una terminologia economica filo padronale), ma al caro energia, agli effetti della guerra e della speculazione finanziaria, alle strozzature produttive dell’economia globalizzata. Per cui, diventa ancora più pregnante la richiesta di reinserire la scala mobile o altri meccanismi legislativi che adeguino automaticamente per legge gli stipendi all’aumento dei prezzi, in modo che la contrattazione collettiva possa di nuovo servire per un aumento dei salari reali e per un’effettiva redistribuzione del reddito e riduzione delle disuguaglianze economiche e sociali.

Si tratta di una delle rivendicazioni dello sciopero generale e sociale indetto per il 2 dicembre dai Cobas e da tutto il sindacalismo di base e conflittuale con manifestazioni a Roma e nelle principali città, a cui invitiamo tutti i lavoratori della scuola a partecipare numerosi.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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