Inizio 5 Cobas scuola di Padova 5 10 dicembre 2021 – Sciopero generale della Scuola

10 dicembre 2021 – Sciopero generale della Scuola

da | 27 Nov 2021 | Cobas scuola di Padova

I sindacatoni hanno indetto per venerdì 10 dicembre lo sciopero della scuola, tra noi COBAS della scuola, più volte abbiamo accarezzato l’idea di uno sciopero della SCUOLA che fosse significativo per il nostro comparto: i motivi per farlo non mancano di certo. Il giorno 11 ottobre 2021 ne abbiamo condiviso uno indetto assieme ai vari sindacati di base senza riuscire a massificarene efficacemente la partecipazione, forse siamo stati un pungolo a renderene possibile uno generale. Usiamo la forma ipotetica perchè più volte – troppe volte, se non sempre – siamo stati buggerati dai sindacatoni con accordi indecenti o con retromarce in cambio di vaghe promesse. Non mettiamo la mano sul fuoco neppure ‘sta volta ma ci vogliamo provare. Di seguito i punti fondanti la mobilitazione e lo sciopero. G.Z.

10 dicembre 2021

Sciopero generale della Scuola con manifestazioni locali

Come i governi precedenti, anche l’esecutivo Draghi, nonostante l’enorme disponibilità di fondi europei, prosegue, con il PNRR e la legge di bilancio, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori/trici della scuola, visto che i provvedimenti sono caratterizzati da:

proposte salariali per il rinnovo del contratto (scaduto nel 2018) ridicole e offensive, come nel caso del premio per la “dedizione al lavoro”, che ricorda le campagne del ventennio;

nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA;

nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia;

nessuna riduzione strutturale del numero degli alunni/e per classe;

nessuno stop ai progetti di Autonomia differenziata con i quali si vuole regionalizzare l’istruzione, che anzi vengono di nuovo allegati alla Legge di bilancio.

In questo contesto, a fronte di una stragrande maggioranza di lavoratori/trici (intorno al 95%) che ha scelto di vaccinarsi, il governo, per nascondere incapacità e inefficienza, nonostante nelle scuole si stia lavorando regolarmente, impone la vaccinazione obbligatoria, che non tutela la sicurezza sul luogo del lavoro e di cui non si comprendono le motivazioni scientifiche. Determinando, così, una situazione paradossale per cui nelle aule sarà comunque presente una maggioranza di persone, gli alunni/e, non vaccinati, né controllati (per questi ultimi, sia chiaro, non si chiede la vaccinazione obbligatoria, che violerebbe il diritto all’istruzione). Al tempo stesso, riteniamo la campagna di vaccinazione e la sospensione dei brevetti strumenti indispensabili, anche se non unici, per combattere la pandemia

Chiediamo:

  1. Stipendi europei, con il recupero del 20% circa del potere d’ acquisto perso negli ultimi decenni, senza alcuna differenziazione in base al presunto “merito” o “dedizione al lavoro”
  1. Un piano straordinario di assunzioni, a partire dai “precari”, docenti (3 anni di lavoro) e ATA (2 anni)
  1. Conferma e stabilizzazione dell’organico Covid docente e ATA
  1. Massimo 20 alunni per classe, da ridurre a 15 con studenti diversamente abili
  1. Formazione e aggiornamento in orario di servizio
  1. Centralità della scuola nel PNRR, innanzitutto attraverso un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza
  1. Ritiro di qualsiasi progetto sull’Autonomia differenziata
  1. Ritiro dell’obbligo vaccinale

COBAS della Scuola

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

Categorie

Archivi

Shares
Share This