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Aprire così le scuole il 26? E’ ora di dire BASTA!

da | 20 Apr 2021 | Cobas scuola di Padova

Aprire così le scuole il 26? E’ ora di dire BASTA!

Da un anno ci mobilitiamo, assieme ad altre componenti come Priorità alla Scuola e alle associazioni studentesche, per l’istruzione in presenza, perché l’apertura deli istituti di ogni ordine e grado sia considerata un primario impegno civile ed istituzionale per garantire il diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione, costituzionalmente affermato e protetto.

Lo abbiamo scritto, detto, urlato, manifestato, rappresentato ovunque ci è stato possibile farlo, accompagnandolo alla esplicita richiesta di mettere in sicurezza le nostre scuole, tutto il personale che vi opera, gli studenti e di riflesso le loro famiglie. Chiedendo con determinazione la sanificazione dei locali, il rispetto del distanziamento adeguato, le misure personali di tutela, il monitoraggio della diffusione virale, il vaccino per tutto il personale, l’adeguamento del piano dei trasporti pubblici e scolastici, l’aumento e la stabilizzazione del personale docente e ata, nuovi spazi di edilizia pubblica, la moratoria dell’obbligo alla formazione delle classi con minimo 27 alunni, l’adeguamento e la distribuzione degli strumenti utili alla didattica d’emergenza.

Ora si prospetta di riaprire le scuole di ogni ordine e grado il 26 aprile, senza predisporre alcunché in grado di rispondere ai requisiti minimi di sicurezza sia per tutt* gli operatori della scuola sia per gli studenti. I mezzi di trasporto pubblico non sono sufficienti per garantire un adeguato distanziamento nella fruizione, le aule non hanno le dimensioni idonee al numero degli alunni frequentanti, rimangono a rischio circa il 35% degli insegnanti e degli ata non ancora vaccinati.

Si allude ad una presenza scolastica su libera scelta volontaria, si richiama all’uso didattico della DDI [ma è forse diversa dalla DAD che tutti (?) dichiarano essere nociva all’apprendimento oltre che alla salute?!!!!], si invita alla turnazione … tutto ciò per dire che si riaprono le scuole e si salva l’anno scolastico.

Questo sarebbe il “ragionevole rischio”? Si ma di cambiare in peggio, per un’apertura improvvida e di facciata, così come è avvenuto in Sardegna.
No, questa volta non ci stiamo.

Siamo sempre stati e ci siamo battuti per la scuola in presenza ma non così, non costi quel che costi, sulla pelle degli studenti, delle loro famiglie e degli operatori del mondo della scuola. Non riteniamo che le scelte governative e ministeriali siano sufficienti e solo frutto di incapacità e imprevidenza ma siano la diretta conseguenza di voler mantenere la torsione – in atto da tempo – della scuola pubblica verso la “scuola azienda” finalizzata ad ottenere il massimo di utilità e di controllo sociale sui futuri cittadini-lavoratori.

Allo stesso tempo il sistema messo a punto dall’Invalsi in questi anni, a fronte di ingenti spese, ha prodotto dati di scarsa affidabilità e utilizzabilità per migliorare la scuola nazionale a prezzo di pesanti effetti controproducenti sulla didattica e sull’organizzazione della scuola. Si è diffuso l’addestramento ai quiz, mentre la scuola italiana, di fronte al dilagare dell’analfabetismo di ritorno, ha bisogno di rimettere al centro lo sviluppo delle capacità cognitive (di analisi, di sintesi, spirito critico, autonomia di giudizio ..).
Per questo chiediamo al Ministero di sospendere quest’anno tutte le prove Invalsi, lasciando ai docenti e agli studenti la possibilità di concentrare le esigue forze rimaste sulla didattica quotidiana, sul confronto e sullo scambio dialettico a partire dalla difficile esperienza del presente, sul consolidamento delle preziose relazioni umane e pedagogiche che sono riuscite in questi due anni a far sopravvivere la scuola e le persone che la abitano.

APRIRE LE SCUOLE IN SICUREZZA – NO ALLE CLASSI POLLAIO
STABILIZZAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE IN SERVIZIO SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI

MORATORIA DELLE PROVE INVALSI DA ESTENDERE AD OGNI ORDINE E GRADO
SCIOPERO IL 6 MAGGIO GIORNO DELLA 1^ PROVA INVALSI ALLE ELEMENTARI

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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