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USR- VENETO. Cosa bolle in pentola

da | 9 Lug 2020 | Materiali

USR- VENETO. Cosa bolle in pentola

di AA.VV.

Il quadro di proposte che l’USR del Veneto ha avanzato e suggerito ai DS, che le dovranno presentare nei CD sono piene di più lavoro per tutto il personale della scuola, in particolare quello docente, e meno tempo scuola per gli studenti. Queste proposte riecheggiano i piani Gelmini e Renzi, che a suo tempo si sono arenati di fronte al rifiuto generalizzato del mondo della scuola. Dove non hanno potuto le varie riforme lo potrebbe realizzare il COVID, si Sto arrivando! Con le emergenze passano le peggiori schifezze. Sta a noi batterci a tutti i livelli. Tenendo presente che non ci sarebbe – per nulla- da stupirci se i sindacatoni, in pieno agosto, realizzassero un ‘integrativo’ che per un pugno di lenticchie rendesse possibili tutte queste ventilate proposte ministeriali e/o locali.

Al di là delle considerazioni tecniche legate all’emergenza Covid 19, si propongono nuove modalità di organizzazione degli orari di lavoro dei docenti. Per l’infanzia fino a 38 unità di lezione (40 minuti) rispetto alle attuali 25 orarie, per la primaria fino a 36 unità di lezione (40 minuti) rispetto alle attuali 24 ore (di cui due di coordinamento), per la secondaria di primo grado fino a 24 moduli di lezione (45 minuti) invece delle 18 ore cattedra, per la secondaria 27 unità di lezione (40 minuti) o 22 (50 minuti) invece delle 18 ore di lezione.

I docenti dovrebbero farsi carico di riorganizzare tutta l’attività didattica stravolgendo le modalità e i contenuti dell’insegnamento con un lavoro accessorio enorme e con la necessità di operare in compresenza per mantenere l’orario mattutino per gli studenti nella secondaria.

La Dott.ssa Palumbo, ritornata alla direzione dell’USR Veneto, ha ribadito che si tratterebbe solo di indicazioni e suggerimenti fatti alle scuole nel rispetto delle prerogative dei Collegi dei Docenti. Ma come si può facilmente immaginare i Dirigenti Scolastici faranno di tutto e di più per “invitare” i Collegi dei Docenti ad adottare il piano della Regione Veneto minacciando doppi turni, eliminazione dei giorni liberi, l’eliminazione del sabato libero nelle scuole che lo hanno deciso, ecc.

Una parvenza di autonomia scolastica gestita dalla regione approfittando dell’assenza di chiare indicazioni nazionali da parte del Ministero dell’Istruzione che ha scaricato proprio sull’autonomia scolastica le scelte organizzative nella situazione di emergenza Covid. Se il piano del Veneto passa senza alcuna resistenza e senza che associazioni e sindacati nazionali facciano sentire la loro opposizione, sarà un esempio per altre regioni per intervenire con loro “indicazioni” e “amichevoli suggerimenti”.

Nota USR Veneto prot. AOODRVE n. 10785 del 07-07-2020 (249 kB) – 295 download
USR Veneto. Manuale operativo USRV (definitivo 7-7-2020) (2 MB) – 634 download

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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